Cesena, casa Serra in gestione alla scuola che ne porta il nome

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Gli antichi Romani dicevano «nomen omen», ossia che i nomi portano con sé un destino. E allora cosa di meglio che consegnare le redini della casa natale di Renato Serra nelle mani della scuola che porta il suo nome?

Così è stato fatto nelle scorse settimane con un accordo tra il Comune e l’Istituto tecnico economico di Cesena, nella speranza che la dimora-museo in viale Carducci possa essere valorizzata meglio. Con un valore aggiunto: potrà diventare uno spazio dove potere fare svolgere agli studenti i ptco, acronimo di percorsi trasversali per le competenze e l’orientamento, che altro non sono che la nuova versione della alternanza scuola-lavoro. Tra l’altro, l’Istituto “Serra” ha uno specifico indirizzo turismo e quindi le attività nell’abitazione del celebre letterato cesenate possono avere uno stretta attinenza col percorso formativo. Il futuro di casa Serra, magari in un circuito che includa altre dimore di scrittori, da casa Moretti a Cesenatico a Villa Silvia Carducci a Cesena fino a casa Pascoli a San Mauro, dovrebbe essere infatti quello di diventare meta di un turismo culturale che è ancora di nicchia ma in forte espansione. E può quindi avere ricadute economiche significative, oltre all’importanza culturale in sé.

Nella convenzione, che avrà una durata di tre anni, l’istituto prende sette impegni: proporre agli studenti delle classi terze e quarte lo studio della figura di Renato Serra; ideare e realizzare iniziative aperte alla città; offrire visite guidate alla casa alle scuole e, in almeno due occasioni all’anno, alla cittadinanza; utilizzare gli strumenti multimediali per meglio far conoscere al pubblico la figura di Serra;implementare l’apparato didattico comunicativo digitale e non; prendere parte a progetti di drammatizzazione dedicati alla figura di Serra; mantenere la casa in condizioni di pulizia e decoro.

Dal canto suo, il Comune, che ha in locazione parte dei locali dell’abitazione dove venne alla luce nel 1884 e visse Renato Serra, ucciso nel 1915 in un combattimento della prima guerra mondiale sul monte Podgora, fornirà tra le altre cose personale addetto all’accoglienza che sia dotato delle certificazioni antincendio e primo soccorso, la documentazione posseduta e gli apparati multimediali presenti e dare pubblicità attraverso i canali istituzionali alle iniziative che verranno proposte dalla scuola.

Oltre a cimeli di Serra e agli arredi originali dell’epoca e del luogo dove visse, la casa-museo ospita opere di artisti di primo piano dell'Ottocento e del Novecento: Anselmo Gianfanti, Vittorio Matteo Corcos, Paolo Grilli, Fortunato Teodorani, Gino Barbieri, Augusto Casalboni, Caterina Baratelli, Giannetto Malmerendi, Leonardo Castellani.

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