Cesena, casa bruciata: scuola in aiuto a un alunno e ai suoi cari

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Anche la scuola si è attivata con una raccolta fondi online per dare una mano alla famiglia di origine nigeriana residente a Borello che ha visto devastato dalle fiamme il proprio appartamento nella notte tra il 22 e il 23 dicembre. Prima di quel tremendo rogo, al secondo piano di un condominio in via Pi, vivevano il 64enne Joseph Adeola Ouluwatoda assieme alla moglie 50enne e a due figli, una ragazza di 15 anni e un ragazzino dodicenne. Quest’ultimo si chiama Samson frequenta la seconda classe della scuola media della frazione, che fa parte dell’Istituto secondario di primo grado “Viale della Resistenza”, guidato dal preside Donato Tinelli. Proprio lui si è attivato in prima persona chiedendo aiuto a tutte le persone di buon cuore, attraverso la piattaforma di crowdfunding GoFundMe. “Aiutiamo Samson e la sua famiglia” è il nome scelto per questo progetto di sostegno, che nel giro di un paio di giorni ha trovato oltre 80 donatori, per una somma complessiva di circa 2.200 euro raccolti. L’obiettivo finale che ci si è posti è 10.000 euro. I vigili del fuoco - ricorda il dirigente scolastico - sono stati impegnati quasi 4 ore per domare le fiamme ed è stato anche necessario evacuare 6 persone, che sono state trasportate in ospedale, ma per fortuna se la sono cavata con una lieve intossicazione da fumo. Ma - continua lo stesso Tinelli - «la famiglia di Samson, che frequenta la classe 2ª L della scuola media di Borello, è rimasta senza un’abitazione e privata completamente dei propri beni e della possibilità di accedervi per recuperare quello che non è stato distrutto dall’incendio. Al momento, si trova in un albergo a Cesena. Possiamo aiutarli a trascorrere serene vacanze e a ad organizzarsi per i beni di prima necessità e la sistemazione dell’appartamento». L’appello sta facendo rapidamente breccia e questa iniziativa lanciata su “GoFundMe” si aggiunge a gesti di generosità che ci sono stati immediatamente nell’ambiente parrocchiale e tra i commercianti e da parte di singoli cittadini colpiti dalla disgrazia avvenuta. «Ci stiamo impegnando per aiutare quella famiglia a ritrovare la serenità e, ora più che mai, abbiamo la prova di dimostrare che siamo una comunità - il messaggio finale del preside Tinelli - In molti hanno già organizzato collette e raccolta di indumenti. Io ho attivato una raccolta di fondi che saranno versati sul conto corrente dei genitori».

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