Cesena, Cap2030 è stato un successo - Gallery

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Attrattiva, accogliente, ricca di colori: la città di Cesena ha accolto con entusiasmo CAP2030, il primo festival dedicato ad ambiente, paesaggio e sostenibilità, andato in scena da venerdì 27 a domenica 29 maggio con oltre 35 appuntamenti distribuiti in centro storico, aperti a tutti gratuitamente, tra laboratori per bambini e adulti, camminate, mostre, spettacoli e musica.

Il modello partecipativo alla base di CAP2030 ha portato alla ribalta le iniziative di associazioni e realtà del territorio, pubbliche e private, che hanno fornito spunti di riflessione sui temi ambientali di interesse cruciale per il futuro del pianeta. È questo il caso del collettivo Ferula, che in Vicolo Stalle ha dato forma ad un giardino temporaneo con tanti incontri e la musica del Lympha Trio; di Enaip Forlì-Cesena, che in piazza della Libertà ha portato in concerto la band “Gli Altri” e trasformato il Giardino pubblico in passerella per la sfilata di moda, con laboratori nella sua sede. Straordinarie l’esperienze della Cesena Arancione con la sua passeggiata inaudita, lo IAT e la sua Cesena delle Acque, la scacchiera di Onnon nel parco “Per Fabio”, il talk show e la band dell’“Isola che c’è kids” e gli archeologi in erba al Marbre Atelier; piccoli scienziati con Turisti nel Cosmo e Finalmente Scienza; incontri e laboratori per adulti tra Home Staging Lovers e Urban Gamers Lab, Centro Italiano Storytelling e Psichedigitale. Poi la mostra di Cicolegni al Caffè della Malatestiana e di cartoline a Casa Bufalini, dove si è svolto anche un laboratorio di illustrazione per ragazzi curato da Progetto 11.

Un’ampia partecipazione registrata anche nell’aula magna della Biblioteca Malatestiana, al Cinema Eliseo e al Teatro “A.Bonci” per tutti gli eventi con gli ospiti del festival: Matteo Caccia e il suo originale “Cerco casa a Cesena”; Paola Gianotti, ciclista UltraCycler più volte Guinness World Record, intervistata da Massimo Cirri; Mario Tozzi e Lorenzo Baglioni, al Bonci con il loro spettacolo ironico e toccante “Al clima non ci credo”; il dialogo tra Giobbe Covatta e Silvia Moroni sul cambiamento climatico e lo spettacolo di chiusura del festival, tenuto al Bonci domenica 29, con Serena Dandini e Orsetta De Rossi, una nuova produzione dall’emblematico titolo “Il paradiso è perduto?”, dedicato ai coltivatori di sogni.

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