Cesena, cantiere tre piazze: arrivano le tre settimane più caotiche

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Nel cantiere delle tre piazze davanti alla Malatestiana da lunedì prossimo inizia una fase dei lavori che sarà probabilmente quella che provocherà più disagi alla circolazione per i residenti della zona. In pratica, verrà completamente sbarrato per tre settimane, e quindi non sarà transitabile dai veicoli ma resterà solo aperto al passaggio pedonale, il varco all’inizio di via Montalti, quello tra via Boccaquattro esclusa e il piazzale adiacente alla biblioteca. Questo comporterà anche una rivoluzione temporanea nei sensi unici delle viuzze attorno, che diventeranno percorribili in entrambe le direzioni di marcia. Cosa che naturalmente dovrà avvenire veramente a passo d’uomo, perché sono molto strette e con un intenso passaggio di persone a piedi e in bicicletta. Essenzialmente le novità, che saranno in vigore dalle ore 8 di lunedì 6 febbraio fino alla sera del 28 febbraio, e le relative problematiche, interessano i residenti. In quell’area la mobilità a motore è infatti concessa quasi esclusivamente a loro. Però non sono poche le famiglie che vivono in quel quadrante del centro storico e che per un po’ dovranno armarsi di santa pazienza.

Le modifiche alla circolazione

Lo “sbarramento” comporterà, sempre per quelle tre settimane, l’istituzione del doppio senso per i veicoli autorizzati in due strade “nobili” ma di dimensioni molto ridotte: via Montalti, dal perimetro del cantiere accanto alla Biblioteca Malatestiana fino a via Pasolini, e la stessa via Pasolini, nel tratto da via Montalti a via Sacchi. Nella seconda di queste vie verrà ben indicato che il percorso provvisorio è “a fondo cieco”, per evitare caos e tensioni di chi altrimenti rischierebbe magari di entrare con l’idea poi di sbucare dove invece non sarà possibile. Inoltre, anche in piazza Fabbri, nel tratto dall’intersezione con via Boccaquattro fino a quella con corso Mazzini, si procederà a doppio senso di marcia e contestualmente si abrogherà temporaneamente l’isola pedonale esistente nella fascia oraria dalle 16 alle 24.

Cantiere organizzato per stralci

Va detto che, fin dal momento del lancio della gara d’appalto., a differenza di altre volte, quando erano fioccate polemiche per disagi prolungati, si è prestata grande attenzione nell’organizzazione del cantiere per accorciare la durata delle fasi dei lavori di maggior impatto. Prima di tutto, grazie alla presenza fissa in loco di archeologhe, che ha praticamente eliminato le pause che altrimenti sono inevitabili quando emergono reperti, e non sono pochi quelli che sono venuti alla luce in questi mesi di scavi nelle piazze Almerici, Bufalini e da ultimo Fabbri. Ma, al di là di questa attenzione agli aspetti legati all’archeologia, si sta rivelando indovinata la suddivisione del cantiere in successivi stralci operativi, che è stata decisa per migliorare l’organizzazione dei lavori e contenere i tempi. È questo il contesto in cui la ditta “Coromano Srl” di Bertinoro, consorziata esecutrice del Coir (che fa parte del raggruppamento temporaneo di imprese che si è aggiudicato i lavori), sarà chiamata a predisporre questa fase dell’intervento, con tanto di segnaletica.

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