È un ricorso che si potrebbe definire quasi “preventivo” fatto al Tar contro l’amministrazione comunale di Cesena. Al centro della contesa c’è il recupero del complesso monumentale dell’ex Roverella, progetto che rientra nel Pinqua, il Programma nazionale della qualità dell’abitare, con cui Cesena ha ottenuto quasi 12 milioni di euro di risorse dal Pnrr.
Ad essere contestata, in questo caso, non è l’aggiudicazione dei lavori, ma la scelta fatta dall’amministrazione per arrivare a individuare la ditta a cui aggiudicare i lavori. A fare ricorso è una delle ditte che aveva partecipato all’avviso pubblico di Invitalia, che aveva come finalità quella stipulare accordi quadro multilaterali tra Comuni e ditte che avrebbero facilitato i primi nella realizzazione dei loro progetti, nell’ambito specifico del Pinqua.
La gara di Invitalia si è conclusa a maggio scorso e Cesena aveva aderito con una opzione, che non dovrebbe però essere vincolante. I comuni infatti non dovrebbero essere obbligati a procedere effettivamente con l’affidamento dei lavori alle ditte individuate tramite quella gara.
Non la pensa così la ditta che si era aggiudicata la gara di Invitalia per il lotto riferito all’Emilia Romagna che infatti ha fatto ricorso al Tribunale amministrativo regionale, il Tar, chiedendo, come si legge nella delibera di Giunta necessaria a formalizzare la costituzione in giudizio del Comune, «l’annullamento dell’avviso pubblico di preinformazione adottato dall’Unione dei Comuni Valle Savio il 23 dicembre scorso per conto del Comune di Cesena», colto «alla manifestazione di interesse per l’affidamento a terzi dell’appalto dei lavori di riuso e rigenerazione del complesso monumentale ex Roverella in centro storico».
La scelta del Comune di ricorrere a una nuova procedura di gara e non attingere a quella già fatta da Invitalia va letta anche alla luce dei requisiti che venivano richiesti alle amministrazioni per accedere al fondo Progetti indifferibili, con cui Cesena è riuscita ad ottenere risorse aggiuntive per progetti già finanziati (tra questi anche quello del Pinqua) a copertura dei maggiori costi di costruzione. «Uno di questi prevedeva infatti la pubblicazione delle gare per affidare i lavori tra giugno e dicembre 2022. La gara di Invitalia – spiega il sindaco Enzo Lattuca – realizzata a maggio non rientrava in questa fascia temporale, tant’è che tra gli emendamenti al decreto Pnrr di cui si discute in questi giorni ce ne anche uno che tenta di includere i contratti che discendono dal quella gara, ma ad oggi non sappiamo se passera». Lattuca si dice comunque fiducioso che sulla questione possa essere fatta chiarezza in tempi brevi: «non trovandoci in fase di aggiudicazione, ma in una precedente, credo si possa risolvere in tempo per rispettare la tabella di marcia».