Cesena: bimba di 9 anni esce da scuola e si punge con la siringa di un tossicodipendente

Paura per una bambina: si è punta a un piede con l’ago di una siringa abbandonata a terra da qualche tossicodipendente. Ed ora la sua famiglia sta vivendo con il fiato sospeso. Nella speranza che quella puntura non abbia portato con sé infezioni o contrarre di gravissime malattie.
L’episodio si è verificato nella tarda mattinata di lunedì e nella zona del Parco Novello: alle spalle della stazione ferroviaria ed a fronte delle scuole, per chi guarda dalle Vigne quell’area verde dotata di pista ciclabile e piena di giochi ed attrezzature sportive.
La piccola era appena uscita da scuola nella giornata di lunedì. La mamma l’era andata a prendere e, col bel tempo, prima di rientrare a casa, si sono fermate negli spazi verdi che contraddistinguono questa zona. Un’area creata negli ultimi anni che da una parte ha la ferrovia e una zona artigianale, dall’altra la zona residenziale delle Vigne più vicina alla stazione.
Nel verde attorno alla pista ciclabile, a circondare le aree attrezzate dotate di panchine e anche di attrezzature per il tempo libero, ci sono pure delle “collinette” piantumate in maniera da apparire come un boschetto. Un luogo che piace molto ai bambini per giocare. Ma evidentemente un punto che viene anche usato come riparo, soprattutto dopo il calare della sera, da tossicodipendenti in cerca di un posto tranquillo per il “buco quotidiano”. La bambina camminando in una di quelle zone ha calpestato una siringa che era stata piantata a terra. E si è punta al piede con l’ago.
Immediato è scattato il suo trasferimento al pronto soccorso dell’ospedale Bufalini di Cesena. Dove sono state fatte le medicazioni necessarie e dove sono stati eseguiti degli esami del sangue che (per ora) hanno escluso che nell’immediatezza la piccola abbia subito l’infezione da parte di una delle tante malattie che possono essere trasmesse dal pungersi con un ago simile.
L’allarme per la sua salute non si interrompe qui. Come sempre in questi casi la bambina, 9 anni appena, dovrà sottoporsi ad esami del sangue in maniera ciclica per i prossimi sei mesi. Soltanto al termine di questo periodo infatti si potrà del tutto escludere che quella puntura abbia lasciato pericolose tracce nel suo sangue.

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