Cesena, bilancio 2022 incoraggiante per Trevi: +15% di ricavi

Dopo l’operazione salvataggio, che ha visto la famiglia Trevisani scalzata da potenti Fondi, che si sono dedicati innanzitutto a rinegoziare pesanti debiti e a rafforzare il patrimonio della società tramite aumento di capitale, per la Trevi sembra davvero giunto il momento del pieno rilancio. Qualche incoraggiante segnale del superamento della fase più critica era già arrivato nel bilancio 2021. Ma nei conti riferiti all’anno scorso, approvatipoche ore fadal cda presieduto da Anna Zanardi, in attesa di passare al vaglio dell’assemblea convocata per il 10-11 maggio, si vede un salto di qualità, raccontato in modo chiaro dai numeri. Sostanziosi segni “più” accompagnano praticamente tutte le principali voci del bilancio: ordini acquisiti, backlog, ricavi, Ebitda e risultato operativo. E anche la posizione finanziaria netta è in lieve miglioramento.

Tra le cifre più significative spiccano i 569,2 milioni di euro di ricavi, cresciuti del 15% (e nel corso del 2023 ci si attende un ulteriore incremento in una misura tra +3% e +6%), il +30% dell’Ebitda, parametro fondamentale nel mondo finanziario, gli ordini acquisiti che sfiorano i 700 milioni (+16,5%), la perdita di esercizio di gruppo ridotta a 19,1 milioni. Il boom dei ricavi è stato garantito soprattutto dal mercato del Medio Oriente e dell’Asia, che hanno fruttato oltre 166 milioni, oltre due volte e mezzo la somma del 2021. Ottime anche le crescite in America Latina ed Estremo Oriente. Arrancano invece gli affari in Europa, dove i ricavi si sono quasi dimezzati, e c’è stato un segno meno anche in Nord America.

Interessante e importante l’andamento del numero di dipendenti, una variabile che gli analisti di Borsa liquidano sempre come secondaria ma ha un impatto importante sociale e sull’economia reale del territorio cesenate, dove il colosso dell’ingegneria del sottosuolo continua ad avere il proprio quartier generale a Sant’Andrea in Bagnolo: lo scorso 31 dicembre i lavoratori erano 2.374, in aumento di 56 unità rispetto a dodici mesi prima.

«Il 2022 è stato un anno pieno e intenso, abbiamo posto le basi per un rilancio della società e guardiamo al futuro con ottimismo - è il commento di Giuseppe Caselli, amministratore delegato del Gruppo Trevi - Lo dico confortato dai risultati del bilancio appena approvato in cda e dai segnali incoraggianti che arrivano dai primi mesi del 2023. Stiamo affrontando una fase estremamente importante, perché grazie all’impegno costante ed incondizionato delle donne e degli uomini della nostra organizzazione siamo riusciti a meritarci la fiducia dei nostri azionisti e delle banche finanziatrici e riusciamo a intravedere confortanti segnali di ripresa».

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