Cesena, Benessere Giovane è ripartito più forte del Covid

Cesena

Nell’anno scolastico che sta per terminare italiano, storia e matematica, i tradizionali
argomenti di conversazione fra studenti, docenti e genitori, hanno dovuto lasciare il posto
a mascherine, distanziamento interpersonale e didattica a distanza. Le limitazioni causate
dal covid hanno messo a dura prova tutto il mondo della scuola, ma a pagarne il prezzo
più alto sono stati i bambini che hanno visto restringersi sempre di più i loro spazi di
socialità, gioco e attività motoria.
Per questo l’Asd Benessere in Movimento ha voluto ripetere anche nel 2021, non appena
sia stato possibile farlo in sicurezza, l’esperienza di Benessere Giovane, il progetto che
l’associazione da oltre dieci anni porta lo sport nelle scuole elementari cesenati grazie al
supporto di Conad che è il main partner dell’iniziativa fin dagli esordi. Nonostante le inevitabili modifiche rispetto alle scorse edizioni il programma, che ha proposto le diverse specialità dell’atletica leggera, ha coinvolto gli alunni di 30 classi dei quattro plessi dell’istituto Carducci (viale Carducci, San Domenico, Ponte Abbadesse e Saiano) che sono stati accompagnati nella riscoperta dell’esercizio fisico dai cinque coach dell’associazione: Stefania Medri, Bernardo Vaccari, Gianluca Belletti e Andrea Mereo. “Scoprire la propria fisicità è una tappa fondamentale nella crescita di un bambino - spiega Davide Cicognani, responsabile tecnico del progetto - a causa della pandemia i ragazzi hanno visto ridursi sempre di più i loro spazi di gioco e socialità e la possibilità di fare sport. Un danno che nel loro percorso formativo è molto più grave di quanto possa apparire a un primo sguardo. Proprio per questo devo sottolineare la sensibilità del del dirigente scolastico Enrico Flamigli e del coordinatore dell’attività motoria del “Carducci” Maurizio Furno che, nonostante le difficoltà, hanno fortemente voluto ripetere l’esperienza di Benessere Giovane anche in questo frangente così particolare.”
Nel rispetto dei protocolli sanitari tutte le attività si sono svolte all’aperto, all’interno delle
strutture scolastiche, e i ragazzi hanno seguito cinque unità didattiche che hanno spaziato
dalla coordinazione generale, alla velocità, agli ostacoli fino ai salti in alto e in lungo e, al
termine del programma, ogni classe si è misurata in una competizione nelle varie
specialità. “Siamo molto soddisfatti - continua Cicognani - i ragazzi e gli insegnanti hanno
partecipato un entusiasmo straordinario. Uno degli insegnamenti che dovremmo trarre dalla situazione che abbiamo vissuto è quanto sia importante per i più piccoli fare sport sotto la guida di un insegnante qualificato. L’inserimento di un docente di educazione motoria nelle scuole elementari è una necessità non rimandabile”

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