Cesena, bandiera dell'Armenia in municipio contro il genocidio

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Bandiera dell’Armenia esposta al balcone del palazzo comunale per commemorare la Giornata della memoria del genocidio subito da quel popolo del Caucaso tra il 1915 e il 1922. «La richiesta di esporre la bandiera armena e di commemorare questa giornata - ricordano i consiglieri comunali del Carroccio - è partita da una mozione presentata in consiglio comunale dal gruppo Lega ed è stata approvata all’unanimità, integrandola con emendamenti suggeriti dalla maggioranza e da Cambiamo. La mozione esprimeva solidarietà alla popolazione dell’Artsakh armeno (Nagorno Karabakh, ndr) e metteva in luce con preoccupazione l’allarme lanciato dalle comunità armene all’estero che temono la realizzazione di quell’obiettivo mai abbandonato da azeri e turchi di cancellare la memoria armena e di proseguire in chiave moderna le politiche del primo novecento». La mozione è stata approvata in diversi Comuni italiani e la comunità azera reagì con un'azione di “mail bombing”, cioè un bombardamento di mail, bersagliando anche diversi consiglieri comunali cesenati. La presa di posizione trasversale presa dai politici cesenati era nata da un appello arrivato sempre via mail, ma dalla comunità armena, che iinvitava i consiglieri comunalia chiedere di «fermare la violenza» e di contribuire a fare pressione affinché fosse riconosciuta la Repubblica del Nagorno-Karabakh (Artsakh), in quei giorni sotto attacco. Nelle mail indirizzate ai consiglieri, quelli che si definivano «membri della comunità azerbaigiana in Italia» chiedevano la revoca della mozione, definendo la Repubblica dell’Artsakh «un regime illegale, criminale e fantoccio creato nei territori occupati dell'Azerbaigian da parte dell'Armenia, per coprire la sua aggressione militare contro l’Azerbaigian». Richiesta che ovviamente non è stata accolta. Tra gli impegni della mozione approvata allora c’era anche quello ad esporre la bandiera armena nel giorno in cui commemora il genocidio.

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