Cesena, al "Serra" 5 insegnanti vanno in pensione: il regalo diventa una donazione alle Cucine Popolari

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Dono convertito in atto di solidarietà a favore delle Cucine popolari Cesena degli insegnanti che andranno in pensione all'istituto tecnico economico Serra. All'ultimo collegio docenti annuale, guidato dal dirigente Paolo Valli, sono stati affettuosamente salutati come ogni anno i docenti che dal 1° settembre prossimo saranno collocati a riposo,a  coronamento di una lunga carriera, per quasi tutti per lo più dispiegatasi al Serra. “L'anno scorso furono una dozzina i professori pensionati – rimarca il dirigente -, quest'anno se ne aggiungono altri cinque: colleghi che lasciano un bel ricordo nel nostro istituto tra i professori e gli alunni.

La collaborazione e il legame tra gli insegnanti è un punto di forza del nostro istituto. Molti docenti  hanno trovato pianta stabile al Serra, segno che si sono trovati bene nella nostra scuola e hanno potuto lavorare a servizio degli studenti in condizioni favorevoli. Nel nostro istituto è in corso negli ultimi anni un processo di ringiovanimento considerevole della classe docente”.

I cinque insegnanti in procinto di andare in pensione sono Maria Silvia Comandini (Italiano e Storia), Monica Tampieri (Informatica), Saura Fiuzzi (Informatica), Mariapia Fioravanti (Scienze integrate) e Gaetano Forti (Scienze integrate). In luogo del tradizionale regalo, i colleghi hanno donato loro una somma che gli interessati hanno voluto destinare alle Cucine popolari, recentemente avviate in città a beneficio delle persone non abbienti che vengono accolte insieme ad altri fruitori in una logica di piena inclusione, decoro e convivialità.

Ospite gradito del collegio è stato il presidente delle Cucine popolari Enzo Cappelletti, ex insegnante e vicepreside del Serra per tanti anni, in pensione dal 1° settembre scorso, il quale ha ringraziato i colleghi pensionati per la generosità e per il sostegno alla iniziativa cittadina e ha tracciato un consuntivo dei primi mesi dell'esperienza delle Cucine popolari.

“Sono già 260 gli iscritti alla associazione – ha rimarcato Cappelletti - di cui 90 attivamente impegnati nella promozione e organizzazione delle Cucine popolari, un ambito di accoglienza e incontro, non semplicemente un luogo in cui si somministrano pasti. Siamo entusiasti del sostegno che stiamo ricevendo e vogliamo allargare la base delle persone coinvolte”. Il presidente Cappelletti, non appena andato in pensione, ha iniziato a dedicarsi a tempo pieno alle Cucine popolari e il suo esempio può fungere da stimolo anche per i colleghi che si apprestano a riappropriarsi pienamente del loro tempo.

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