Cesena: aggredita e picchiata dal compagno finisce sotto protezione

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All’ennesimo episodio di violenza subito ha chiesto (ed ottenuto) di essere messa sotto protezione. Adesso il suo compagno è indagato per lesioni. Mentre lei è stata nascosta in una struttura dedicata alle donne vittime di violenza, lontano dalla sua abitazione del centro di Cesena e soprattutto da lui: che per l’ennesima volta le aveva messo le mani addosso.

La violenza tra le mura domestiche e contro le donne non ha davvero età. Anche in un contesto come quello di Cesena (all’apparenza tranquillo) si moltiplica negli episodi.

Lui ha una sessantina d’anni, lei poco meno. È finita in ospedale al culmine dell’ennesima lite avvenuta tra le mura di casa. Una aggressione per futili motivi durante la quale lui l’ha picchiata con forza costringendola a cure ospedaliere.

La scena questa volta sarebbe stata più cruenta del solito. Siamo in pieno centro storico a Cesena a non molta distanza da Palazzo Albornoz e dal cuore cittadino di piazza Del Popolo. Nel corso della nottata, durante l’ultimo fine settimana, la donna ha chiesto aiuto. Lui infatti oltre ad averla percossa le ha anche stretto a lungo le mani al collo. Nel tentativo di soffocarla. Quando lei si è liberata è stata trasportata in ambulanza all’ospedale Bufalini. Mentre della vicenda venivano interessate immediatamente le forze dell’ordine.

La donna sottoposta a tutti gli esami è stata medicata e giudicata guaribile in 7 giorni.

A termini di legge non ci sarebbero stati gli estremi per procedere d’ufficio contro il suo (ormai ex) compagno, almeno con questo tipo di lesioni patite e messe a referto in pronto soccorso.

Questa volta però la donna ha deciso di denunciare. Non era infatti la prima volta che (stando ai suoi racconti) subiva aggressioni simili dal compagno. Con calma ha raccontato alle forze dell’ordine sia gli eventi di alcune sere fa che tutte le altre volte in cui era stata picchiata dal sessantenne cesenate. Ed ha chiesto protezione in maniera ufficiale.

Così dall’ospedale non è più tornata a casa. È stata trasferita d’urgenza in una struttura protetta lontano dall’abitazione e da quello che fino a pochi giorni fa era il suo brutale compagno di vita.

Nei confronti dell’uomo adesso è partita così anche un’indagine per maltrattamenti in famiglia. Investigazioni che porteranno i futuro ad esplicite accuse da parte della procura e in questo caso possibili sia per le procedure avviate per il codice rosso che per l’esplicita denuncia fatta dalla vittima una volta concluse le medicazioni al pronto soccorso del Bufalini.

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