Cesena, affitti introvabili e a prezzi folli: il sindaco dice basta

Riuscire a trovare una casa da affittare a Cesena è ormai «una missione impossibile per tutti, anche per chi ha i soldi per poterselo permettere, giocatori del Cesena Calcio inclusi». Tanto che ci sono ormai «discriminazioni assurde e intollerabili, non solo verso gli stranieri ma anche sotto forma di avvisi tipo “si affitta solo a medici e infermieri”». Inoltre, per molti cittadini sono insostenibili i canoni chiesti, che «hanno raggiunto un minimo di 800-850 euro mensili per un trilocale e anche per un bilocale pur che sia vengono chiesti 700 euro». È il quadro sconfortante dipinto ieri sera dal sindaco Enzo Lattuca, durante una seduta congiunta della prima e quarta commissione, tutta dedicata all’emergenza abitativa. Per provare a invertire rotta, l’amministrazione comunale ha abbozzato un piano casa articolato in varie azioni.

Appartamenti sfitti

La misura più eclatante a cui si pensa è l’azzeramento dell’Imu per tre anni per incoraggiare a rimettere sul mercato almeno una parte delle 3.000 abitazioni che risultano vuote, a cominciare da circa 200 alle quali i proprietari hanno fatto staccare le utenze, mostrando di non avere alcuna intenzione di affittare.

Fondazione locazioni

Un’altra mossa su cui si punta è il potenziamento della Fondazione per lo sviluppo di contratti di locazione, che gestisce oltre 130 appartamenti, Il sindaco ha detto che vorrebbe che andasse oltre l’agevolazione dei contratti e la funzione di garanzia, dandole anche la facoltà di stipulare direttamente i contratti con i proprietari, assumendosi tutti i rischi, per poi concedere a inquilini l’utilizzo degli alloggi procurati in questo modo, a canone calmierato con cedolare secca dimezzata dal 20% al 10% e riduzione dell’Imu.

Quartiere Novello

Lattuca ha inoltre ricordato che il progetto del nuovo quartiere Novello porterà 200 alloggi, per l’80% destinati alla locazione a canone agevolato.

Case popolari

Ancora, per le fasce più deboli, si punta a recuperare 50 appartamenti erp, 20 dei quali entro quest’anno, che al momento non sono assegnati perché necessitano di manutenzioni che richiedono per ciascun alloggio spese tra 10.000 e 30.000 euro. Il sindaco ha detto che c’è un confronto serrato con Acer su questo aspetto e grazie alle alienazioni fatte ci sono risorse, ma l’ostacolo può essere la difficoltà a reclutare ditte per fare i necessari lavori, visti i tanti cantieri privati aperti, legati al bonus 110%.

Studenti

Una specifica esigenza è quella riferita alle soluzioni abitative destinate agli studenti universitari, che possono al momento contare su due studentati e 20 appartamenti privati gestiti da Serinar, per un totale di 115 posti letto. Il primo cittadino ha affermato che «per il primo anno nella storia del Campus cesenate hanno faticato a trovare alloggi, e comunque hanno visto lievitare il prezzo medio per un posto letto da 250 a 350 euro».

Lavoratori

Non è mancato un appello alle grandi imprese del territorio, dalle quali ci si attende «disponibilità a investire per costruire o affittare abitazioni da dare ai loro lavoratori». Il tutto anche nella convinzione che l’attuale difficoltà a trovare manodopera possa essere superata in questo modo, richiamando lavoratori da fuori che oggi non sono sono nelle condizioni di trasferirsi proprio per la questione casa.

Alloggi transitori

È stata infine segnalata la necessità di «un limitato numero di appartamenti per ospitare per brevi periodi chi si trova transitoriamente in difficoltà, magari semplicemente perché è scaduto il contratto di locazione e il proprietario non lo vuole rinnovare».

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