Tragedia in spiaggia a Pinarella di Cervia, nel sangue dell’uomo alla guida della ruspa tracce di cocaina

Positivo alla cocaina. Questo il risultato dell’analisi tossicologica disposta dalla Procura su Lerry Gnoli, il 54enne di Montaletto che sabato scorso ha ucciso la turista 66enne Elisa Spadavecchia, travolgendola con la ruspa che stava manovrando in spiaggia a Pinarella. E’ un triste déjà vu, che riporta indietro al 2022, e al motivo per cui l’uomo aveva la patente revocata: il 2 marzo di quell’anno, l’allora 51enne era al volante di un furgone quando investì a Pisignano l’83enne Giuseppe Quercioli, un anziano molto noto e attivo nel volontariato della frazione cervese. Anche all’epoca risultò positivo alla cocaina, e fu arrestato all’indomani dell’incidente per omicidio stradale proprio alla luce delle risultanze delle analisi. Evidenze - va detto - che oggi come allora accertano la presenza di stupefacenti nel sangue dell’indagato, ma non necessariamente sono indice di un’assunzione avvenuta a ridosso dell’incidente, circostanza che è lecito supporre la magistratura ora vorrà appurare con certezza.
Ieri mattina Gnoli si è presentato in Procura su richiesta del sostituto procuratore Lucrezia Ciriello, per essere sentito. È arrivato con largo anticipo, accompagnato dai familiari, la compagna e dal più giovane dei figli. Poi, alle 12.30 in punto, è salito negli uffici al terzo piano del palazzo di giustizia insieme al suo avvocato, Vittorio Manes del foro di Forlì. Un lungo interrogatorio il suo, che si è protratto per 4 ore, durante le quali l’uomo ha deciso di rispondere alle domande del pm e degli ispettori di polizia giudiziaria.
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