Rapina notturna alla Coop di Cervia, tra gli scatoloni spunta il ladro
È andato a fare la spesa di notte, quando il supermercato era chiuso. Vestito di nero, con felpa e tasche capienti, è entrato nel magazzino pensando che una volta dentro nessuno lo avrebbe notato fare incetta di cibo, bevande e dolciumi. Invece le fotocellule della Coop di viale Roma sono scattate eccome. Così, quando al piano interrato del negozio sono entrati i carabinieri del Norm, ha provato a nascondersi accovacciandosi tra gli scatoloni. Non è servito a molto. Pertanto l’intervento della scorsa notte si è concluso con l’arresto di Marcelo Henrique Dos Santos Da Fonseca, 30enne brasiliano domiciliato a Cervia. Per convincerlo ad uscire i militari sono stati costretti a stordirlo con due colpi di taser, al culmine di una colluttazione avvenuta all’interno del deposito, che è costata allo straniero l’accusa di rapina e resistenza a pubblico ufficiale. L’intervento risale circa alle 2 di lunedì. Avvisati dal servizio di vigilanza che gestisce l’allarme interno al supermercato, i carabinieri della Compagnia di Cervia-Milano Marittima sono entrati nel magazzino una volta notato che il cancello carraio adibito al carico/scarico merci era stato forzato. Facendo luce con le torce, hanno presto scoperto a che cosa fosse dovuta la continua attivazione delle fotocellule dell’impianto di sicurezza. Vistosi scoperto, il ladro ha tentato di fuggire cercando di farsi strada a calci e pugni, per poi brandire una bottiglia d’olio. La pattuglia non ha avuto scelta. Prima un dardo, poi un secondo. E anche quando sembrava che la pistola elettrica lo avesse messo fuori gioco, il 30enne ha usato le ultime forze per tentare la fuga. Una volta ammanettato, ha vuotato quel che rimaneva nelle sue tasche, dopo la colluttazione: caramelle, pasta, crostini, bottiglie di vino, candele e vestiti. Lo straniero è stato portato nelle camere di sicurezza in attesa dell’udienza di convalida che si è tenuta ieri. Difeso dall’avvocato Giacomo Scudellari, è comparso davanti al giudice al giudice per le indagini preliminari Janos Barlotti, che si è riservato sulla richiesta del carcere avanzata dal pm di turno Marilù Gattelli.