Circolo dei pescatori: sfida fra due società per la gestione

Cervia

CERVIA. Due società si contendono la gestione del circolo dei pescatori “La Pantofla”. Si tratta de “Le vele” di Paola Pirini, attuale conduttrice del locale, e del raggruppamento temporaneo di imprese Varese srl e Centro velico. Entrambe si erano presentate alla gara venendone poi ammesse: dopo Pasqua la commissione giudicatrice valuterà i loro progetti, di cui fa parte anche la offerta economica, assegnando i relativi punteggi. Sarà un vero e proprio testa a testa, per la gestione del luogo per eccellenza della marineria.

Il bando

Il bando prevede, oltre alla cifra a base d’asta di 70 mila euro, un cospicuo programma culturale. Si chiede infatti ai concorrenti di tutelare la tradizione valorizzando la cultura del porto e delle storie locali, della pesca e della marineria stessa. La giuria punterà quindi sui progetti che promuovono la conoscenza della storia, oltre che la socializzazione all’interno del locale. Non a caso il bando chiede al futuro gestore di impegnarsi in un rapporto di collaborazione con le altre associazioni, intraprendendo anche un’opera di ricerca nei confronti di un passato legato alle vele al terzo. Le visite guidate, in tale contesto, sono uno dei punti forti per promuovere il turismo. Riguardo alle proposte gastronomiche, anche qui si fa leva sulle tradizioni culinarie, oltre che sulla semplicità della preparazione dei cibi. Al futuro gestore compete pure il completamento delle attrezzature e degli arredi mancanti, mentre la durata della concessione è di 6 anni più 3.

Un circolo storico

La Pantofola ha assunto negli anni un ruolo strategico nel porto canale, essendo legata alla memoria dei pescatori, di cui vengono narrate le gesta riproducendone anche gli antichi simboli. Ciò ne ha fatto un vero e proprio punto di riferimento per gli amanti dell’andar per mare, ma anche per i turisti che vanno semplicemente a caccia di emozioni. Il ristorante è quindi molto frequentato, proprio per il suo aspetto pittoresco e mai banale che ha saputo conservare. E nel bel mezzo del brodetto spunta la musica, a base di canti e suoni rudimentali, che hanno accompagnato la vita di molte generazioni. Paola Pirini si era aggiudicata per la seconda volta l’affitto del ristorante nel 2009, con una offerta di 85 mila euro, sulla cifra a base d’asta di 65 mila euro.

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