Rissa alle Indie, il padre di uno dei ragazzi feriti: "Chiederò i danni"

Cervia

Il bilancio, per quanto finora è dato sapere, parla di almeno due ragazzi finiti all’ospedale “Bufalini” di Cesena con costole incrinate e di una denuncia in arrivo. Rispettivamente, per i due giovani, la prognosi conta 10 e 15 giorni. Ma gli strascichi dei disordini della notte tra sabato e domenica alle Indie sembrano destinati a farsi sentire ancora. Perché diversi genitori dei ragazzi presenti al concerto del trapper milanese Shiva, in programma sabato all’interno della discoteca di Pinarella di Cervia, sono convinti che i propri figli siano scampati a una situazione che sarebbe potuta finire con un epilogo ben più drammatico. Tra questi, appunto, il padre di uno dei due minorenni che è stato portato via in ambulanza alla luce di un trauma da schiacciamento al costato. In pratica, spiega il genitore, «gli sono saliti sopra. Ci ho pensato, ho guardato i video, e ho intenzione di sporgere denuncia ai carabinieri e chiedere un risarcimento per le cure che mio figlio dovrà affrontare».

Spintoni e risse

Il padre del ragazzo, residente a Cesena, è stato testimone diretto dell’intervento del 118 nel locale. «Mi ha chiamato alle 3 un’amica di mio figlio con il suo telefono. Mi ha detto che era caduto a terra e lo avevano schiacciato, e faceva fatica a respirare». Questo lo scenario al suo arrivo di fronte al locale: «C’erano due tre ambulanze, un bodyguard, gente zoppicante, qualcuno ferito al volto». Conseguenze - pare dalle ricostruzioni della serata - in parte della ressa e degli spintoni, in parte dei vari tafferugli tra giovanissimi, immortalati tra l’altro in diversi video.

Quanto al ragazzo cesenate, 16 anni, era il primo della fila tra gli spettatori del concerto, in un punto del locale in cui ci sono alcuni gradini. Questo il racconto fatto al padre: «Era la fine dello spettacolo e si stava avviando all’uscita. Hanno iniziato a spingere, è caduto ed è stato schiacciato dagli altri per diversi minuti prima dell’intervento della sicurezza». Il problema, continua, sta anche nel modo in cui è stato soccorso: «Il bodyguard l’ha preso di peso e l’ha portato fuori. Non si fa, lo sanno tutti che non va spostata una persona ferita in quel modo, e all’ospedale ce l’hanno confermato: se avesse avuto una costola rotta rischiava la perforazione dei polmoni». La lesione “fortunatamente” è stata limitata a una costola incrinata, in seguito alla quale «ora dovrà sottoporsi a risonanza magnetica e altre visite».

Disordini all’uscita

All’uscita, poco più tardi, il problema si è ripetuto. Come già scritto su queste colonne, la grandinata ha provocato ressa e spintonamenti durante la corsa verso il parcheggio. Un caos che ha richiesto anche l’intervento dei carabinieri della Compagnia di Cervia-Milano Marittima, già presenti in zona per gestire il traffico congestionato, che ha creato non poche difficoltà alle stesse ambulanze.

La mattina stessa, il padre del ragazzo rimasto ferito è tornato alle Indie per parlare con un responsabile. «La persona con cui ho parlato è come caduta dalle nuvole - prosegue -. Ha parlato di ragazzi ubriachi ed episodi che capiterebbero ogni sabato. Tant’è che all’esterno del locale è proprio allestito un tendone con i lettini numerati». Ma al di là di quelle che sono le presunte routine delle serate, il genitore non usa mezzi termini per annunciare la decisione di affidare le pratiche a un avvocato: «Li hanno trattati come carne da macello, ci dev’essere maggiore sicurezza in questo locale, e in generale in tutti quelli in cui mandiamo i nostri figli».

FED.S.

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