Il lungomare di Milano Marittima legato per sempre ad Antonio Batani

Cervia

Dalla Valle del Savio alla Riviera, un grande imprenditore che ha lasciato il segno. Antonio (Tonino) Batani, il re degli albergatori che amava Milano Marittima e che ha fatto grande l’hôtellerie italiana nel mondo, sarebbe molto felice di questo giorno. Il Comune di Cervia ha infatti deciso di intitolare alla sua memoria il suo prestigioso lungomare. La cerimonia avrà luogo giovedì 20 ottobre, alle ore 14.30, sul tratto di lungomare, che fa angolo con via Forlì, sotto il grattacielo.

Milano Marittima deve la sua fama e fortuna non solo all’idea originale dei suoi fondatori e alla sensibilità degli amministratori, ma anche agli incontri fortunati con grandi imprenditori come Antonio Batani.

Il profilo

Nato a Bagno di Romagna nel 1936, Tonino era terzo di sei fratelli. A 14 anni, come molti altri suoi coetanei di quella generazione, va in Svizzera, ad imparare un mestiere. Fa il cameriere in un albergo di Saint Moritz per tornare in Italia, a 21 anni e trasferirsi a Cervia, dove nel 1950 prende in affitto la sua prima pensione. Ogni volta che ne parlava gli brillavano gli occhi. Si trattava la pensione Delia. Con lui lavorano due giovani cameriere. Diceva Tonino, con gli occhi lucidi, ma con quel suo fare divertito “Una me la sono sposata, per non pagarla”. Era Luciana Perugini, la compagna della sua vita. Assieme, dopo il matrimonio nel 1967, hanno acquistato un terreno a Pinarella dove è sorta la Pensione Batani. La struttura, però, non era di fronte al mare e quindi decise di venderla, per spostarsi più a valle. Perché per Tonino ai clienti bisogna dare qualità e vista mare, ottimo cibo e autenticità. Per questo, non soddisfatto, vende la pensione, che è arretrata di fronte al mare, e compra l’Hotel Universal, cinquanta stanze, in Viale Grazia Deledda.

Da lì a poco Antonio Batani decide di prendere in gestione l’Hotel Diplomatic, a Milano Marittima, località che, grazie alla sua intuizione, viene completamente rilanciata. Infatti Batani mette gli occhi su un altro Hotel maestoso, il Gallia, che prende in affitto nel 1983 e che compra 16 anni dopo. Nel frattempo, sono nati i suoi tre figli, Gianni (prematuramente scomparso), Cristina e Paola, tutti impegnati a seguire la strada paterna. Nel 1989 quando la Riviera soffre per quel fenomeno che ancora è indicibile, ovvero la mucillagine, di fronte allo sconforto generale dei suoi colleghi, Tonino parla di qualità e dà un segnale forte, inequivocabile di fiducia: compra l’Hotel Aurelia, uno degli alberghi più belli di Milano Marittima, con 108 stanze aperto tutto l’anno. Mancano ancora il Doge, che prende in affitto da lì a poco e l’hotel dei suoi sogni (forse perfino più del Grand Hotel di Rimini, che comprerà subito dopo), il Mare e Pineta. Ma è con l’acquisto di un vecchio albergo in centro a Milano Marittima, che Tonino corona un altro sogno, la realizzazione del primo cinque stelle a Milano Marittima. Nasce così nel 2005 il Palace Hotel, che inaugura con una festa nella quale riunisce tanti amici e personaggi della televisione, dello sport, consapevole che oltre alla qualità e alla maestosità della struttura serva per il rilancio di Milano Marittima anche la cultura. Nasce così il Premio “Cinque stelle al giornalismo”, ora “Premio Antonio Batani”, che nel corso degli anni ha premiato i migliori volti del giornalismo nazionale ed internazionale.

L’intitolazione del lungomare di Milano Marittima è un segno importante dato da Cervia al mondo del turismo: la qualità premia. Tonino Batani resta un faro per il mondo ricettivo italiano e internazionale. Oggi il Gruppo Batani Select Hotels, guidato dalla figlia Paola Batani, compete infatti a livello nazionale e internazionale con le migliori realtà dell’hôtellerie di lusso.

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