“Ho superato 17 interventi chirurgici e ora faccio l’Ironman”: a Cervia un week-end pieno di grandi storie

L‘Ironman torna a Cervia per la sua edizione 2025 e come sempre racchiude tante storie speciali in mezzo a migliaia di super atleti che si rimettono in gioco.
C’è chi ha trasformato una ferita in un motore. Daniele Matterazzo, a 15 anni, ha visto la sua vita cambiare dopo un grave incidente in scooter: 17 interventi chirurgici per salvare il braccio, anni di dolore e di riabilitazione. A Cervia, correrà il 70.3 per sostenere l’ospedale pediatrico di Padova e dimostrare di poter sfidare e battere i pronostici, ancora una volta.
Andreas Archontides, cipriota di 56 anni che vive ad Atene, nel 2017 è stato operato a cuore aperto con l’impianto di una valvola aortica metallica. Da allora non ha smesso di correre: spinge la carrozzina di Dimitra, 18 anni e paralizzata, in maratone di squadra. Dopo Tallinn, affronta Cervia con il sorriso di chi non ha più paura di nulla.
Dal Regno Unito arriva Ian Windle, 66 anni: un cancro alla prostata superato, una protesi all’anca e un lungo percorso di recupero non gli hanno impedito di migliorare i suoi tempi gara dopo gara. A Cervia affronterà la distanza regina: un segno che non c’è età per ricominciare.
Ewa Plauszta, svizzera, ha iniziato il suo viaggio davanti a uno specchio che le rimandava un’immagine in cui non si riconosceva più. “Too heavy, too far”, racconta. Con disciplina e costanza ha trasformato corpo e mente: dopo aver completato un 70.3, a Cervia correrà il suo primo full Ironman.
La stessa tenacia muove Jaime Gray, australiana, madre di gemelli e imprenditrice. Dopo un lungo ricovero ha scelto di non “sopravvivere soltanto”, ma di rimettersi in gioco. In Italia ha ricostruito la sua vita, tra allenamenti e figli, e a Cervia sarà “the woman who shows up”.
Nicolò Santon, 33 anni, convive con il diabete di tipo 1 dall’adolescenza. Molti medici sconsigliano attività di endurance a chi ha la sua condizione, ma lui ha scelto l’opposto: “Se riesco a completare un Ironman, chiunque può fare sport”. Insieme alla Fondazione Italiana Diabete raccoglie fondi per la ricerca.
Francesco Rigo, imprenditore, ha conosciuto la fatica di vedere un’azienda crollare, con notti insonni e debiti da gestire. Ha trovato nell’Ironman l’obiettivo che spaventa e attrae, quello capace di trasformarlo in una versione più coraggiosa di sé stesso.
Accanto a queste storie ci sarà Ignazio Moser, figlio della leggenda delle due ruote Francesco, oggi volto noto e influencer. La sua prima volta in un IRONMAN, sulla distanza 70.3, assieme al fratello Carlo, arriva in un momento speciale nella sua vita: ad inizio ottobre, la sua compagna Cecilia Rodriguez lo renderà padre di una bambina.