Lo scandalo politico gli è già costato la poltrona. Per le accuse di maltrattamenti verso la moglie, invece, rischia ancora il carcere. Mentre Mattia Missiroli rassegnava le dimissioni, la Procura di Ravenna preparava infatti il ricorso al tribunale della Libertà per chiedere la massima misura cautelare nei confronti dell’ormai ex sindaco di Cervia. L’atto è stato depositato già prima di Natale; non solo contesta le motivazioni con le quali il giudice per le indagini preliminari di Ravenna, Janos Barlotti, ha rigettato la richiesta nei confronti del 44enne, ma fa risalire l’inizio dei presunti episodi di violenza domestica addirittura al 2009.
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