Cervia. Preti contro Halloween, atto secondo «In passato un parroco ci denunciò»

Cervia

I Ragazzi della strada erano stati denunciati dal parroco di Pisignano don Lorenzo Lasagni quali “istigatori al satanismo”. C’è dunque un precedente riguardo alla lettera aperta dell’arciprete don Pierre Laurent Cabantous, che chiede la sospensione della festa di Halloween. A raccontare le vicende del 2006 è Piero Mongelli, allora promotore dell’appuntamento della vigilia di tutti i santi in piazza Garibaldi. «Era ed è un carnevale d’inverno - spiega -, ma la Chiesa è sempre stata contro questo ritrovo come se fosse un inno al demonio. Quando ero presidente dei Ragazzi della strada organizzammo l’evento in collaborazione con l’Avis, ma scattarono controlli a tappeto da parte delle forze dell’ordine, con multe alle cartomanti. Noi fummo denunciati e don Lasagni ci attaccò poi durante le messe domenicali e pure con un esposto. Ci veniva contestato un articolo del decreto di pubblica sicurezza che vieta il mestiere di ciarlatano».

Per fortuna, dice Mongelli, «il nostro carnevale d’inverno finì tranquillamente - aggiunge -, grazie al sostegno dell’Amministrazione comunale e del sindaco Roberto Zoffoli, il quale prese le nostre difese insieme a don Umberto Paganelli. Quest’ultimo, precedente parroco di Cervia, nonostante fosse fortemente contrario alla festa, era consapevole della nostra buona fede». Halloween arrivò ad ospitare 10mila persone, e ora il Consorzio di Cervia centro spera di ripetere quel successo. Mongelli auspica dunque che il centro storico continui a ospitare la kermesse di “dolcetto e scherzetto”, sottolineandone il carattere aggregativo, anche per le persone che non abitano in città. Il suo aspetto “commerciale e turistico”, poi, non è certo da sottovalutare. Per don Pierre Cabantous, il nuovo “fustigatore”, Halloween è invece piena di «simboli violenti, macabri, satanici, non certo una innocua carnevalata. Come credenti di Gesù - aveva scritto nella lettera aperta rivolta agli amministratori -, non possiamo restare indifferenti e rassegnati di fronte al male». Chiedeva quindi lo stop ai fantasmini, soprattutto come «espressione di solidarietà per le vittime di tutte le guerre», facendo l’esempio di quanto sta accadendo in Israele e nella striscia di Gaza. Sulla vicenda prende intanto posizione anche lo scrittore Eraldo Baldini, studioso di storia, etnografia e antropologia, che ad Halloween ha dedicato un libro. Lui ritiene sconcertante la crociata contro questa «arcaica celebrazione originariamente densa di religiosità. Pur sotto altro nome - fa presente -, fu propria di tutte le popolazioni europee, quale importante culto dei morti. La Chiesa stessa, nell’alto Medioevo, cercò di cristianizzare quelle usanze, trasformandole nelle festività di Ognissanti e nella commemorazione dei defunti. Il significato di Halloween altro non è che uno straordinario esorcismo comunitario contro il male. Occorre studiare un po’ di storia».

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