Cervia, "pandemia e on line: gli anziani sono i nuovi analfabeti"

Cervia

Si chiude un anno pesante anche per la Consulta del volontariato, che si è dovuta confrontare con le difficoltà di molte famiglie causate dalla pandemia. «Sono stati colpiti l’aspetto sociale – sottolinea il presidente Luigi Nori –, i rapporti interpersonali e di gruppo. Eliminando poi la possibilità di potersi frequentare, il covid ha allontanato ciò che per anni aveva caratterizzato la nostra società, ovvero la vita di quartiere. Anche quello che sembrava normale, come acquistare beni di prima necessità, è stato travolto da un nuovo sistema economico, che ha agevolato l’esplosione del tutto on-line, di nuovi supermercati virtuali sempre più potenti ed invasivi come Amazon. Ed in tutto questo i meno giovani sono diventati ora i nuovi analfabeti. Questo slancio di modernità non ci ha dato il tempo di imparare il nuovo alfabeto, il nuovo sistema – denuncia –. È sparita la vita fatta di dialoghi, di incontri, di tutto quello che aveva caratterizzato la nostra società dalla notte dei tempi. E questo, è inutile negarlo, ci manca tantissimo. Noi pensiamo pertanto che il nostro percorso per i prossimi anni sarà quello di ricucire almeno in parte un modo di vivere più vicino al prossimo». Nel frattempo il Coordinamento del volontariato ha deciso di rinunciare all’Emporio solidale, perché «non ci sono più le condizioni per continuare con questa attività. Il Centro del Riuso, nato anch’esso come nostro progetto – continua Nori –, funziona abbastanza bene e sarà insieme alla Casa del volontariato uno dei nostri obbiettivi da potenziare per il 2022. Mi piace ricordare che la Casa, nonostante tutte le difficoltà legate alla pandemia, è molto frequentata e si mantiene economicamente in modo egregio. Ora che non abbiamo più debiti possiamo dedicarci al Parco dell’abbraccio completandone la recinzione».

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