Cervia, opera di Banksy: fascicolo in Procura, l’ipotesi di reato è contraffazione

Contraffazione di opere d’arte: questa l’ipotesi di reato che ufficialmente dà il via all’inchiesta giudiziaria sul presunto falso Banksy esposto ai Magazzini del sale di Cervia nell’ambito della mostra dedicata allo street artist britannico. Al momento il fascicolo è stato aperto contro ignoti. E i probabili passi futuri delle indagini coordinate dal sostituto procuratore Angela Scorza e delegate ai carabinieri del nucleo Tutela patrimonio culturale sono facilmente prevedibili: un’expertise, espressione tecnica per indicare una perizia sul lavoro contestato, passaggio che potrebbe comportarne anche il sequestro. Ma ancor prima è plausibile che gli inquirenti decidano di sentire chi ha puntato il dito contro “Love Rat”, definendo l’opera un «falso clamoroso», vale a dire Stefano Antonelli, critico romano esperto di street art e curatore di numerose mostre dedicate a Banksy, che ha firmato l’esposto.

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