Cervia, musica alta alla Darsena del Sale: "Tremano i muri fino alle 2 di notte"

Cervia

Proteste da cittadini e partiti per la musica alta alla Darsena del sale. Nel vicino viale Oriani cresce il malumore e la residente Luana Neri se ne fa portavoce.

«Tre eventi a settimana fino al 2 settembre con la possibilità di prorogare la musica fino alle 2 ci sembra una concessione eccessiva – dice –. Sabato sera se ne è avuta la prima prova con vetri e muri che hanno tremato ed un rumore che rendeva impossibile parlare nelle zone vicine. La Oriani è a forte densità abitativa ed ogni altro locale del porto canale mantiene il limite delle 24, per quanto riguarda il volume sonoro, concordato in anni di rimostranze e, a nostro parere, giusto e civile. Mi sembra che come esempio di eventi a forte valenza culturale promessi in recenti conferenze stampa non ci siamo proprio».

«Grande sgomento»

Sulla vicenda interviene anche la Lega che, con la consigliera Monica Garoia, «apprende con sdegno che alla Darsena del sale è stato concesso il permesso per tre sere a settimana di promuovere eventi musicali. Nulla di strano, se non fosse che tali eventi sono solo musica sparata oltre le 2 di notte, dagli innumerevoli altoparlanti rivolti verso l’esterno della struttura, proprio nel centro di un quartiere residenziale e di una zona già sufficientemente violentata dal caos del Borgomarina. C’è grande sgomento tra i residenti: ho sentito anziani impossibilitati a dormire, neonati insonni, cittadini che hanno diritto al riposo notturno, sia per poter vivere una vita in salute, che per poter lavorare di giorno».

«Una gigantesca discoteca»

La Garoia fa inoltre riferimento all’ordinanza del sindaco, che concede questo permesso, giudicandola «un obiettivo prefissato in fase di progettazione. A quale scopo altrimenti l’installazione di deturpanti altoparlanti in tutto il perimetro superiore dell’edificio, in una struttura storico culturale che nulla ha a che vedere con tali dotazioni, se non trasformare l’area in una gigantesca discoteca night club o che dir si voglia, all’aperto?».

La consigliera del Carroccio comunica poi al sindaco Massimo Medri, che persino il Jova beach party a Marina di Ravenna ha ricevuto l’autorizzazione per fare musica solo fino alle 24: «Quale criterio ha usato il primo cittadino per operare una scelta così scellerata, visto che è il sindaco di tutti i cittadini?. Tutto il quartiere residenziale attorno al Darsena non è forse degno di rispetto potendo godere della quiete pubblica di quella zona? Direte che è colpa loro, di quei cittadini che hanno comprato casa attorno al magazzino Darsena, come avete già fatto per un altro noto quartiere molestato dalla movida notturna?».

Anche su Facebook il caso fa scalpore, e c’è chi propone una petizione contro i rumori.

La replica del titolare: "Sforato per la Notte Rosa"

Nonostante si trovi a Los Angeles, il titolare della Darsena del sale Leo Cavalli ci tiene a smorzare le polemiche sulla musica troppa alta. E le sue sono anche parole di rassicurazione, per quanto riguarda il futuro del locale, su cui sta investendo molte risorse.
«Sabato scorso abbiamo sforato in esterna perché era la Notte rosa - spiega –, ma normalmente la signora Luana e gli altri residenti possono stare tranquilli. Spegneremo sempre gli impianti esterni a mezzanotte, continuando fino alle due solo all’interno dell’edificio, dove l’isolamento acustico è garantito. Per tutto l’inverno è stato così». «Se dovessero insorgere dei problemi - aggiunge -, la signora mi può chiamare tranquillamente, perché a me interessa che il vicinato possa essere tutelato». Cavalli, della Fonoprint, ha vinto la gara per la concessione dell’ex magazzino destinandovi già parecchi milioni. Ora rimetterà a nuovo l’area esterna, posta fra la chiesa Sant’Antonio e la Darsena, trasformandola in un’oasi di verde. Faranno parte del restyling anche le casette galleggianti dotate di Spa e la palestra all’aperto, mentre la pedana sull’acqua è già operativa.
Un milione l’ulteriore investimento, dopo avere assunto circa 100 dipendenti, e avere inaugurato un impianto sonoro e luminoso da fare invidia ai migliori locali del mondo. Nutrito anche il programma culturale della struttura, al quale è riservata una sala, ma che con “Filosofia sotto le stelle” troverà spazio pure all’aperto. Cavalli intende creare una vera e propria “agora” nello storico deposito del sale, trasformando la bellezza del luogo in un “momento di emozioni collettive”.

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