CERVIA. Il sindaco di Cervia Mattia Missiroli ha deciso per le dimissioni. Era stato eletto il 10 giugno 2024. Lo ha detto lui stesso in un comunicato diffuso poco prima dell’inizio del consiglio comunale fissato per le 18 di oggi. Nei giorni scorsi è emerso che è indagato per presunti maltrattamenti ai danni della moglie.
«Negli ultimi giorni io e la mia famiglia siamo stati travolti da un’esposizione mediatica durissima, che non ha colpito solo me come amministratore pubblico, ma anche i miei affetti più cari e, soprattutto, i miei figli. In questa vicenda non ci sono soltanto ruoli istituzionali: ci sono persone, relazioni e bambini che stanno pagando un prezzo altissimo. Colpisce, in particolare, la rapidità con cui si è arrivati a giudizi pubblici e definitivi, in tempi che non coincidono con quelli della giustizia e dell’accertamento dei fatti. Desidero ribadirlo con assoluta chiarezza: condanno ogni forma di violenza, in particolare quella contro le donne, così come condanno ogni forma di violenza in generale. È giusto e doveroso che su ogni situazione si faccia piena luce, senza ambiguità. Questo principio rappresenta una cifra costante dei miei valori personali e del mio impegno pubblico: fa parte della mia storia, non di una dichiarazione di circostanza».
«Ho confidato di poter chiarire immediatamente ogni dubbio», prosegue, «non appena avessi avuto accesso agli atti, cosa che in questa fase delle indagini non mi è ancora tecnicamente possibile. Ad oggi non ho ricevuto comunicazioni formali, non sono stato convocato e non ho potuto visionare alcun atto. Nonostante ciò, ho letto sui mezzi di informazione ricostruzioni, accuse e giudizi già formulati. Ho appreso dalla stampa contenuti che mi vengono attribuiti, ho visto soffrire le persone a me più care e ho letto valutazioni sommarie sulla mia persona, sulla mia vita e sul mio ruolo. Valutazioni probabilmente figlie della frenesia dei tempi mediatici, ma lontane da una visione garantista e, per questo, profondamente ingiuste. Un percorso che, una volta avviato, ha mostrato tutta la sua durezza e irreversibilità, arrivando a smontare una persona pezzo dopo
pezzo, a ferire legami e a lasciare spazio a una narrazione distante dalla verità dei fatti».
«Ho sempre tenuto la testa alta», aggiunge. «Lo devo prima di tutto ai miei figli, dai quali traggo la forza per affrontare questo momento con dignità, anche quando ci si chiede cosa sia ancora necessario subire e cosa debba essere ulteriormente messo in discussione. Amo profondamente questa città. Essere stato eletto Sindaco di Cervia dai miei concittadini è stato l’onore più grande della mia vita pubblica. Ho dato tutto per questa città, spesso mettendo il resto in secondo piano, nella convinzione che l’interesse generale dovesse venire prima di tutto. L’ho fatto con autenticità, coerenza, determinazione e nel rispetto dei valori in cui credo. Proprio per questo, oggi sento il dovere di compiere un passo indietro. In questo momento non sarebbe possibile affrontare una situazione così complessa con la necessaria lucidità, né garantire la serenità che l’istituzione comunale merita. Ritengo quindi responsabile destinare ogni energia alla tutela della mia onorabilità e, soprattutto, ai miei figli, che hanno bisogno di un padre pienamente presente in una fase così delicata della loro vita. Per queste ragioni, con profondo dolore e ribadendo ancora una volta la mia totale estraneità a qualsiasi episodio di maltrattamenti o violenza, rassegnerò le mie dimissioni dalla carica di Sindaco di Cervia».
«Desidero», conclude, «infine ringraziare tutte le persone, senza eccezioni, che hanno lavorato con me per il bene della città: i consiglieri comunali, la Giunta, la direzione generale, i tecnici, i dipendenti comunali e il mio staff. A ciascuno va la mia sincera gratitudine per l’impegno, la professionalità e il senso delle istituzioni dimostrati. Ringrazio anche tutti coloro che hanno creduto in me e che, in questi giorni, mi hanno manifestato vicinanza e fiducia. È un sostegno che porterò sempre con me. Auguro alla comunità di Cervia di poter affrontare il futuro con serenità e responsabilità. Resto convinto che il progetto che stavamo portando avanti per la città fosse il migliore possibile e spero, un giorno, di poter essere così sereno da poter tornare a dare un contributo alla mia comunità. Oggi, però, più di ogni altra cosa, spero di ritrovare, insieme ai miei figli, un po’ di pace».
Il testo è stato letto all’inizio del consiglio comunale da Bianca Maria Manzi, capo di gabinetto del sindaco.