Cervia. Caso Missiroli, il Pd prende atto delle dimissioni del primo cittadino

Cervia

Il Pd ha preso atto, nel direttivo di ieri sera, delle dimissioni del sindaco Mattia Missiroli. Nessun colpo di scena, quindi, ma una identità di vedute nei confronti del caso ha sconvolto Cervia, pur con qualche sfumatura che riguarda principalmente l’aspetto umano della vicenda. Sul piano politico, si tende comunque a rimarcare, il partito di maggioranza è «compatto». Del resto, difficilmente i Dem avrebbero potuto smentire una decisione letta a margine del Consiglio comunale, dalla portavoce dello stesso sindaco Bianca Maria Manzi, che riguardava appunto il passo indietro del primo cittadino. Una svolta condivisa dai vertici nazionali del partito, vista la delicata situazione di Missiroli, dopo la richiesta, respinta dal gip, del Pubblico ministero di procedere al suo arresto per maltrattamenti alla moglie. Oltretutto, se l’opposizione avesse presentato una mozione di sfiducia nei suoi confronti, sarebbe bastato un solo voto della maggioranza insieme a quelli della minoranza, per farlo decadere. L’unico neo in questo doloroso percorso è la mancata verbalizzazione delle dimissioni da parte dello stesso sindaco, ma fino ad oggi non ce n’è stato il tempo a causa delle festività.

L’atto verrà quindi protocollato lunedì, dopo di che scatteranno i 20 giorni previsti dalla legge, periodo entro il quale Missiroli dovrà confermare la sua rinuncia alla poltrona di sindaco. In caso positivo, dal 25 gennaio si aprirà una nuova fase per il futuro della città, con lo scioglimento della Giunta e del Consiglio comunale. Il Prefetto nominerà quindi un suo rappresentante che si occuperà della normale amministrazione, in attesa delle elezioni anticipate. Una vera e propria mazzata per i cittadini e per le imprese, visti i tanti progetti legati allo sviluppo che resteranno in cantiere. Fra questi il Beach stadium e l’Auditorium, ma vi è ancora da assegnare il Porto turistico e resta ai nastri di partenza la politica sulla casa. Inoltre la Bolkestein preme alle porte: l’Autorità garante della concorrenza e del mercato chiede conto circa la situazione dei bandi di gara (il Comune si era dovuto presentare davanti al giudice causa lo slittamento delle evidenze pubbliche) e sollecita l’Ente e procedere. Il Pd dovrà invece occuparsi ora del nuovo candidato sindaco, in vista delle elezioni amministrative di primavera. Ma soprattutto dovrà convincere gli alleati che è sempre il partito di maggioranza a doverlo esprimere. Del futuro campo largo potrebbero far parte anche il Pri, il M5s e la lista civica di Grandu, mentre è da convincere Avs, e la lista per Missiroli pare destinata a scomparire.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui