Cervia, sfregia 21 auto. Presa "licenzia" carabinieri e giudice

Un po’ come Don Chichotte con i mulini a vento, ha fatto di un punteruolo l’oggetto per fronteggiare decine di auto parcheggiate in piazza della Resistenza. Ne ha sfregiate 21 in almeno tre diverse occasioni, per poi passare a prendersela con un altro nemico: la tenda parasole di un chiosco di piadina. Il motivo per cui ce l’avesse tanto con quelle vetture, e il nesso con la piadineria, non è chiaro. E forse nemmeno esiste. Perché come certificato da uno psichiatra incaricato dal tribunale di Ravenna, quella donna, una 59enne di origini cinesi finita a processo per danneggiamento e porto di oggetti atti ad offendere (difesa dall'avvocato Giorgio Vantaggiato), è incapace di intendere e volere. I sospetti sulle sue facoltà mentali, d’altronde, erano già emersi al momento dell’arresto: quando lo scorso maggio, di fronte ai carabinieri che la stavano ammanettando, si è professata «suprema autorità a livello statale in Italia», licenziandoli tutti quanti. Lo ha rifatto anche durante il processo, prendendosela stavolta con il giudice che ancor prima l’aveva messa ai domiciliari.

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