Oltre 150 banconote false da 20 euro, per una somma complessiva superiore ai 3mila euro: è il tesoretto recuperato e sequestrato lunedì scorso dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della stazione di Cervia-Milano Marittima. A finire in arresto, con l’accusa di detenzione di denaro contraffatto e truffa, 5 pugliesi che nei giorni scorsi si trovavano ad alloggiare in un hotel di Milano Marittima.
L’operazione dei militari dell’Arma era scattata intorno alle 11 di lunedì, in seguito ad alcune segnalazioni di cittadini che si erano ritrovati nel portafoglio banconote false. Tra questi, ad esempio, una turista che, dopo aver acquistato le sigarette con una banconota da 50 euro in tabaccheria a Milano Marittima, aveva ricevuto come resto due pezzi da 20, rivelatisi poi contraffatti quando sono stati controllati prima di un pagamento in uno stabilimento balneare. I carabinieri hanno così tenuto d’occhio alcuni soggetti sospettati per poi intervenire quando due di loro, si sono introdotti in un forno. Dopo averli fermati all’uscita dall’esercizio commerciale, i carabinieri sono entrati chiedendo alla cassiera di poter vedere i soldi usati dalla coppia per pagare: due banconote da 20, risultate poi false in seguito ad accertamenti. I due uomini sono stati perquisiti e addosso al 46enne i militari hanno trovato altri 15 pezzi da 20 euro contraffatti. Nel frattempo anche una donna, che si era separata poco prima dai due e si trovava nei pressi dell’albergo, è stata fermata e controllata dai militari: e da una tasca del suo zainetto sono spuntate 29 banconote da 20 euro, anche queste false. Ma non è finita qui. Lunedì sera intorno alle 21, infatti, alla centrale operativa è arrivata una telefonata dall’hotel in cui alloggiavano le persone arrestate: il personale voleva avvisare i carabinieri che una coppia era appena andata via dall’albergo dopo essere passata a ritirare le valigie che gli amici non potevano più recuperare.
I militari dell’Arma si sono subito portati sul posto per poi rintracciare, poco distante, un uomo e una ragazza a bordo di un’auto. Notando l’agitazione di entrambi e il gesto della ragazza per impedire l’apertura dello sportello del cruscotto, i carabinieri hanno proceduto per verificarne il contenuto: all’interno, la bellezza di 110 banconote da 20 euro contraffatte.
Le 5 persone arrestate, tutelate dall’avvocato Francesco Papiani, sono state portate ieri mattina in Tribunale a Ravenna davanti alla giudice Federica Lipovscek. Per tutte loro la Procura ha chiesto gli arresti domiciliari, ma la misura cautelare è stata accordata solo per Riondino, mentre nei confronti degli altri 4 è stato disposto l’obbligo di dimora a Taranto.