Cervia piange Silvano Rovida, storico presidente de “La pantofla”

È scomparso ieri Silvano Rovida, presidente del circolo pescatori “La pantofla” e grande animatore del Borgo marina. Avrebbe compiuto 80 anni il prossimo 3 settembre. Numerosi i gemellaggi con altre città, anche straniere, durante la sua presidenza. Il circolo ha pure recuperato una imbarcazione storica come la “Maria”, appartenuta in precedenza al compianto Renzo Benini, e destinata a una sicura fine senza il suo interessamento.

Rovida era giunto a Cervia negli anni Sessanta in qualità di caporeparto nella azienda Farmografica. Aveva poi trasferito le sue competenze e la capacità di grande organizzatore nella Pantofla, dove dal 2009 è stato il punto di riferimento indiscusso del sodalizio. Sempre in prima fila, insieme ai suoi volontari, si prestava durante le feste come lo Sposalizio del mare. Una squadra ben affiatata, che si occupava di cucinare il pesce e servirlo ai clienti, con il saper fare di chi conosce bene la cucina marinara.

Rovida ha portato la “rustida” in giro per l’Europa, esportando una tradizione che ha fatto tanta pubblicità al turismo locale. Non mancava mai neppure agli appuntamenti istituzionali, e seppure milanese (anche nell’accento) si era integrato pienamente nella comunità, sposandone la causa. Persino il gruppo musicale dei “Trapozal”, nato in seno al circolo pescatori, lo vedeva cantare Romagna mia.

Lo ricordano in tanti

Ora la città perde un protagonista degli ultimi anni, mentre per La pantofla si apre un pesante capitolo, legato alla sua successione. «Silvano era una persona generosa e straordinaria – lo piange il presidente del consiglio comunale Gianni Grandu –, con doti di rara umanità. Ha dato tanto con entusiasmo e passione, e con una grinta unica ha guidato il circolo dei pescatori portando il nome e l’allegria di Cervia in Italia e in Europa. Ci mancherà tanto».

Altri lo descrivono come «genuino, allegro e gentile», ricordando i tanti ritrovi al circolo o gli aperitivi con i pescatori, quando Rovida esternava tutta la sua acquisita “cervesità”. Ed era davvero immedesimato nella parte, perché «sapeva coinvolgere tutti». Non a caso, il titolo del programma della Pantofola è “Il mare che unisce”, su sua ispirazione.

Purtroppo già da tempo era ammalato e si stava spegnendo poco a poco. «È mancato un caro amico – lo ricorda il sindaco Massimo Medri –, una persona che ha sempre dato tanto alla nostra Cervia. Si è impegnato fino all’ultimo, non tirandosi mai indietro, neppure nei momenti più difficili. Ha vissuto una vita piena di amore e passione per Cervia e per il Borgomarina, che considerava la sua seconda casa. Una figura di riferimento per tanti, molto amato e sempre ricambiato».

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