Cervia, occupazione di suolo pubblico: ora tornerà a pagamento

Ravenna

Con la fine dello stato emergenziale dovuto al Covid fissato per il 31 marzo, l’occupazione di suolo pubblico da parte degli esercizi ritorna a pagamento. La Giunta giudica infatti “superate” le delibere del 2020 e 2021 che, oltre alla concessione gratuita degli spazi per garantire il distanziamento, prevedevano anche una “semplificazione procedimentale”. «Non è più consentita la mera comunicazione – ha deciso l’Esecutivo cervese –, così come concesso lo scorso anno, nell’ipotesi in cui l’operatore intendesse procedere con l’occupazione della medesima area dell’anno precedente. E’ invece necessario attivare la procedura comprensiva di planimetria, con chiara identificazione dell’area in oggetto. Inoltre si prevede che il versamento del canone possa essere effettuato nei 30 giorni successivi al rilascio dell’autorizzazione».

Oltretutto le linee guida prevedono ora di fare spazio ai pedoni, evitando l’occupazione totale dei marciapiedi da parte delle attività. In via Nazario Sauro, ad esempio, occorre lasciare libero un passaggio largo un metro e mezzo, che va dal ponte delle Paratoie a via Colombo. “No” a tavoli e sedie nei gradini collocati lungo il lato canale, mentre l’unico tratto che resterà immutato per le particolari caratteristiche dei locali è quello che va da via Gervasi a viale Volturno. Verrà inoltre sacrificata la pista ciclabile per fare spazio ai tavolini, dal ponte delle Paratoie al lungomare D’Annunzio, eccetto uno spazio di un metro e mezzo sempre per consentire un minimo di passaggio. Passando al corso e al ponte Cavour, è confermata l’area pedonale dalle 18 alle 24 di tutti i giorni. A Milano Marittima, infine, è possibile «occupare suolo pubblico nelle aree della sosta delle auto a pagamento, sottoscrivendo appositi accordi».

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