Cervia, lo storico barbiere: "Per lavare i capelli usavo l'acqua della chiesa"

Cervia

Il sindaco Massimo Medri ha incontrato Giuseppe Valzania, storico barbiere di Cervia, la cui attività compie 60 anni. All’incontro era presente anche Pino Amadori, presidente dei barbieri parrucchieri e estetisti della Cna. Valzania, classe 1942, conduce l’attività “Barbiere Vittorio” a Pinarella dal 1961. Conosciuto anche come “Pivi’n” dal soprannome del padre, nel 2018 ha allestito nella sala Artemedia una mostra di attrezzi e oggetti d’epoca della sua attività, dal titolo “Il barbiere Pivi’n e i suoi attrezzi”. Nel 1951, a soli nove anni, debuttò come garzone barbiere in uno dei molti negozi allora aperti a Cervia. Si trattava di Giorgini, detto “Cic-ciak”. Da allora e fino a oggi, anche se è in pensione da diversi anni, ha proseguito l’attività di barbiere tradizionale nel suo negozio di Pinarella, fino a diventare una figura storica della città. «A Cervia una volta esistevano numerosissimi negozi di barbiere – racconta –. Tanto che i barbieri costituivano una sorta di confraternita sindacale e una importante categoria professionale. Concordavano orari estivi e invernali, oltre che le tariffe, discutevano problemi vari come ad esempio la difficoltà a procacciarsi acqua calda. Infatti – ricorda ancora Valzania –, per lavare i capelli si andava al forno del giardino della chiesa, si prendeva una quantità di acqua calda, poi si miscelava con la fredda. In quei tempi, per diventare professionista, era necessario sostenere un esame davanti a una commissione». M.P.

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