Cervia, la guerra in Ucraina li fa litigare in pizzeria: un arresto

Cervia

A innescare la discussione è stata una diversità di vedute sulla guerra in Ucraina. Poi l’alterco con il pizzaiolo per la mascherina che nel frattempo il cliente si era abbassato e infine “l’accoglienza” ai carabinieri che nel mentre erano stati allertati con un coltello. Fatti, quelli avvenuti giovedì sera in una pizzeria di Cervia, che sono costati l’arresto a un albanese di 36 anni, in Italia da anni e con un solo precedente, piuttosto datato, per guida in stato di ebbrezza chiuso con un decreto penale di condanna. Durante l’udienza di ieri davanti al giudice Federica Lipovscek, l’uomo, assistito dall’avvocato Antonio Giacomini, ha risposto alle domande del vice procuratore onorario Simona Bandini fornendo la propria versione dei fatti. Ha ammesso la discussione e di essersi abbassato la mascherina durante il diverbio, ma ha negato di aver minacciato i militari. Secondo quanto contestato dai carabinieri, invece, al loro arrivo l’uomo li avrebbe insultati attendendoli all’esterno del locale con l’arma in mano. Dopo la convalida dell’arresto, in seguito alla richiesta di termini a difesa il processo a suo carico è stato rinviato; nel frattempo nei suoi confronti il giudice ha disposto l’obbligo di firma.

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