Cervia, la Coop bagnini di no alle discoteche in spiaggia

Cervia

La Cooperativa bagnini boccia senza possibilità appello le discoteche in spiaggia e denuncia addirittura di avere «una mucca in corridoio». Il bilancio di fine stagione nella sede del lungomare D’Annunzio è amaro, nonostante gli stabilimenti balneari abbiano lavorato a mille. Ciò che pesa sono gli «episodi», che si sono moltiplicati nel corso dell’estate e che vedono bagni trasformati in luoghi del ballo e dello sballo. La movida, insomma, si è trasferita in riva al mare. I video che testimoniano questo fenomeno non mancano, e la cooperativa chiede innanzitutto una «riflessione per evitare che in futuro questi episodi siano deleteri per il turismo e la località. Organizzare una cena con intrattenimento musicale in spiaggia per 1.200 persone, con sedute al tavolo nelle aree destinate all’ombreggio, si può fare? Portare il dj, l’animazione, la discoteca e altro in uno stabilimento balneare sono operazioni turistiche utili alla città, alla comunità, alla reputazione, alla economia, all’interesse dell’imprenditore? Alcuni ci chiedono allora perché non riproporre la stessa iniziativa in salina o in pineta». Prima di tutto, invece, la cooperativa si aspetta dagli imprenditori che esercitano la professione dei concessionari la «tutela nei confronti della spiaggia che li ospita». Tutela che dovrebbe essere «alla base di questo lavoro, che oggi non è più quello del bagnino tradizionale, ma ormai da tempo si è evoluto». E ancora la cooperativa si chiede qual è il senso di responsabilità dell’imprenditore «che cede in affitto, per una serata o per un weekend, parte del proprio stabilimento balneare ad agenzie o ad altri imprenditori che organizzano feste, il cui unico obiettivo è la quantità di introiti nel più breve tempo possibile, senza calcolare le conseguenze dei dance party. Fino ad ora abbiamo negato che sulle nostre spiagge si potessero organizzare delle vere discoteche – attaccano ancora i vertici della cooperativa –, ma adesso il fenomeno ha avuto la sua genesi. Quest’anno in uno stabilimento di Milano Marittima ceduto in locazione è caduto il tabù del biglietto di ingresso. Con 60 euro si poteva accedere alla festa notturna dalle 23.30, consumazione compresa e bodyguard al cancello. Non è più quindi necessario camuffare la discoteca con la copertura della cena a piedi nudi o con il mare d’inverno». Accuse che si abbattono come un maglio sull’economia balneare, proprio quella che la cooperativa deve gestire, e che ora le sta sfuggendo di mano suo malgrado. «Il fenomeno è solo all’inizio – è il grido di allarme – e potrebbe mettere a rischio il futuro del turismo. Oppure – è la provocazione –, in alternativa possiamo dare a tutte le 200 concessioni l’opportunità di moltiplicare le occasioni di intrattenimento danzante. Almeno così si darebbe risposta a chi accusa di privilegiare solo alcuni». Il post, pubblicato su Facebook con tanto di filmato, tira per la giacca anche l’Amministrazione comunale, che pubblica ogni anno l’ordinanza di spiaggia e approva il Piano dell’arenile. Ma soprattutto si occupa del rispetto delle regole negli stabilimenti balneari.

Stamane alle 11 il Comune sarà protagonista al Festival dello sviluppo sostenibile 2021, promosso da Asvis, con il webinar “La battigia eco-accessibile”. L’incontro avverrà online e tratterà i temi della sostenibilità delle attività economiche della costa, con particolare riferimento agli stabilimenti balneari. Partendo dall’esperienza e dai risultati maturati nell’ambito del progetto “Battigia eco-accessibile”, il webinar sarà l’occasione per un focus relativo a energia rinnovabile e logistica del comparto turistico, avanzando proposte su come e quanto si può cambiare e migliorare nel futuro. Per seguire l’evento è necessario compilare il modulo google all’indirizzo: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLScLPPtfHWvu8vhJgmw7NN7TVwhaW3wM6dLaJQOGPxd_rryBoA/viewform. Poche ore prima dell’evento verrà inviato il link per il collegamento. Sotto i riflettori Cervia, candidata a diventare una destinazione turistica “accessibile, inclusiva ed eco-sostenibile”. Efficientamento energetico e razionalizzazione delle consegne, degli ordini e dello stoccaggio delle merci, sono i punti all’ordine del giorno. Non si trascura inoltre la sensibilizzazione nei confronti di turisti e ragazzi, per diffondere la cultura della sostenibilità. Il progetto si sta avviando alla fase conclusiva, grazie alla collaborazione pubblico-privato. In questi mesi di attività si è infatti intrapreso un confronto sulle tematiche prioritarie con associazioni, enti, tecnici e addetti ai lavori, imprenditori e ricercatori.

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