Cervia, l'appello del sindaco: non facciamo gli errori dell'8 marzo

Ravenna

<Non creiamo assembramenti, lasciamo la spiaggia agli imprenditori balneari, facciamoli lavorare in sicurezza. Ora che si vede la luce in fondo al tunnel non dobbiamo vanificare i nostri sacrifici>. Questo, in estrema sintesi, l'appello lanciato questa mattina dal sindaco di Cervia, Massimo Medri, all'indomani dell'inizio della fase 2 e dopo la decisione della Regione di prolungare la chiusura delle spiagge.

"Abbiamo vissuto e stiamo vivendo un momento ancora molto delicato - scrive Medri - da lunedì si potrà iniziare a uscire per passeggiare, si potrà andare a correre, e si potrà accedere ai parchi aperti per ordinanza comunale, oltre che andare a trovare i nostri affetti più cari. Iniziamo oggi a vedere la luce in fondo al tunnel, con la consapevolezza che le scelte fatte, sono state efficaci. Ricordiamo tutti quanto è avvenuto lo scorso 8 marzo, quando fummo costretti a chiudere le spiagge: una domenica di sole che provocò assembramenti su tutto il litorale, che portò a scelte rigorose e in quel momento drammatiche. L’obbiettivo dell’Amministrazione - continua il sindaco di Cervia - è quello di poter aprire la stagione turistica il prima possibile, obbiettivo condiviso anche da Regione e Associazioni; non possiamo rischiare un aumento dei contagi, un incremento che ora potrebbe compromettere drammaticamente la stagione e l’economia della nostra città, già fortemente provata. Non possiamo dimenticare le sofferenze che questa epidemia ha generato e potrebbe, se non gestita correttamente, ancora generare; questo lo dobbiamo fare sia per chi il contagio l’ha vissuto, sia per il sacrificio di tutti gli operatori del sistema sanitario, per la nostra economia, per tutti i cittadini e le cittadine che si sono scrupolosamente attenuti alle regole, e per i molti lavoratori, lavoratrici o imprenditori che hanno perso il lavoro o avuto ingenti perdite economiche. So e mi rendo conto - conclude Medri - che tutti noi abbiamo voglia di ripartire, di camminare sulla sabbia e di vedere il mare; ma per ora limitiamoci a una passeggiata sul lungomare o nei parchi, senza creare assembramenti. Facciamolo per la nostra città. Lasciamo la spiaggia agli imprenditori balneari che stanno mettendo in sicurezza gli stabilimenti e hanno aperto i cantieri; lasciamoli lavorare tranquillamente e in sicurezza per l’avvio della stagione estiva, che è ormai alle porte.”

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