Cervia, Donna trovata morta dall’ex compagno

Cervia

A dare l’allarme è stato l’ex compagno, che entrando in casa l’ha trovata ormai senza vita, distesa sul letto accanto ai due animali domestici, cane e gatto, con i quali la donna viveva. Il fornello era acceso. Nessun evidente segno di violenza sul corpo. In casa c’erano fumo e i segni di un principio d’incendio al quale i vigili del fuoco hanno cercato a fatica di dare una spiegazione. Sono ancora tutte da chiarire infatti le circostanze della morte di Chiara Busa, 47enne, deceduta all’interno di un appartamento al civico 3/a di via Visdomina a Montaletto di Cervia. Per questo, quando anche i carabinieri della Compagnia di Cervia-Milano Marittima sono intervenuti su chiamata del 118, è stato informato il sostituto procuratore di turno Angela Scorza. Il fascicolo aperto contro ignoti con l’ipotesi di omicidio colposo consentirà di eseguire l’autopsia e chiarirne le cause del decesso. Nel frattempo l’abitazione è stata posta sotto sequestro.

L’allarme

La richiesta di aiuto risale alle 12.25 di ieri. A chiamare il 118 è stato l’ex compagno della vittima, un 62enne in pensione, un tempo appartenente alle forze dell’ordine. Nonostante la loro relazione fosse terminata da circa un anno, i due continuavano a vivere insieme. Sentito dagli inquirenti, l’uomo ne avrebbe parlato come una decisione presa per restare comunque vicino alla donna, al momento disoccupata, che stava cercando di superare qualche difficoltà. Ha riferito di essere uscito di casa intorno alle 8.45 dopo avere fatto colazione con la 47enne, recandosi in piscina e in un centro di volontariato. Verso l’ora di pranzo è rincasato. Sarebbe dovuto uscire nuovamente per tornare in vasca, ma entrando nell’appartamento si è accorto che la temperatura era stranamente alta. Non c’erano fiamme né fumo nel palazzo. Solo varcando la soglia si è accorto della fuliggine e del fornello acceso. Ha detto di avere chiamato l’ambulanza non appena ha visto il corpo della ex senza sensi, dopo avere controllato se c’erano pulsazioni.

Sopralluogo in casa

Dalla centrale operativa del 118 è stata subito diramata la richiesta di intervento ai vigili del fuoco, giunti sul posto dal distaccamento di Cervia. Il 62enne li stava aspettando fuori. Non è stato necessario domare il rogo, ormai già spento probabilmente per via della mancanza di ossigeno. Ecco forse perché le fiamme non hanno lambito le altre stanze, limitandosi alla cucina e arrivando a fondere solamente la plastica di uno split dell’aria condizionata. Sulle cause dell’innesco, l’ex compagno ha ipotizzato che il fornello lasciato acceso abbia incendiato un rotolo di scottex solitamente appoggiato a poca distanza dal piano cottura. Una dinamica che ora dovrà essere chiarita da un consulente nominato dalla Procura.

Acquisiti i filmati

Nell’attesa dell’esito dell’autopsia, non si esclude nessuna pista. Secondo quanto rivelato dall’ex, la vittima assumeva farmaci. Aspetto, questo, che apre all’ipotesi che la 47enne si sia addormentata per via dell’effetto di qualche medicinale, dimenticandosi la fiamma e rimanendo vittima del fumo tossico sprigionato dal principio d’incendio. Ma ci sono altri possibili scenari. Ecco perché saranno acquisiti i filmati delle telecamere di sorveglianza presenti nei dintorni. Alla luce delle dichiarazioni finora raccolte dagli inquirenti è probabile che i prossimi accertamenti vadano alla ricerca di ulteriori riscontri, sentendo il medico della donna, ma anche esaminando il suo telefonino e quello dell’ex.

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