Cervia, Casa delle Aie chiusa in attesa dell'esito del nuovo bando

Ravenna

La Casa delle aie è chiusa fino al 16 novembre e intanto i titolari si augurano che «non sia un addio ma solo un arrivederci». Scaduta la concessione del ristorante incombe infatti la gara per riassegnarla, e la famiglia Battistini spera di essere ancora al comando del tempio della romagnolità il 17 novembre, data della riapertura. Presero in gestione l’immobile del Comune nel 2012, dopo l’abbandono de “Le Aie srl” di Marino Cardinali, che aveva vinto la gara offrendo un super affitto di oltre 500 mila euro. La Casa delle aie era stata inoltre incendiata nel 2009, proprio alla vigilia di quella sofferta ripartenza, dopo la querelle che aveva visto la diaspora degli Amici dell’arte. I Battistini hanno poi messo il loro marchio sul ristorante della Bassona, riportandolo agli antichi splendori, grazie alla bontà dei piatti tradizionali a base di cappelletti e tagliatelle. Ma con la imminente gara potrebbero perderlo, vista la competizione che si scatena ogni volta intorno a questo affollatissimo locale situato ai margini della pineta, con offerte a 5 zeri. La cifra a base d’asta è di 280 mila euro all’anno, una somma inferiore rispetto a quanto pagano attualmente i Battistini, che lieviterà al momento di aprire le buste. La ex fabbrica delle pigne, progettata dall’architetto Camillo Morigia nel 1789, come detto fa gola a molti. Venne trasformata nella sede per eccellenza della enogastronomia romagnola, ora conosciuta in tutto il mondo, su impulso degli Amici dell’arte, l’associazione nata nel 1955 con primo presidente Carlo Saporetti. Il Comune intanto ha raccolto le manifestazioni di interesse, sulla base di una concessione di 9 anni con un solo rinnovo, e si procederà alla gara con il criterio della offerta economicamente più vantaggiosa. Ma è probabile una proroga ai Battistini, visti i tempi non proprio brevi delle procedure per assegnare cucina, arredi e attrezzature.

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