Cervia, Casa delle Aie: all'asta la concessione

Cervia

Va all’asta la concessione della Casa delle Aie, il cui ristorante viene gestito dal 2012 dai fratelli Battistini. Lo presero in mano durante un periodo burrascoso, per l’importo di 360mila euro all’anno, dopo il ritiro de “Le Aie srl” di Marino Cardinali, che aveva vinto la gara offrendo tre anni prima per l’ex fabbrica delle pigne un super affitto di oltre 500mila euro. Un esborso che poi si è rivelato insostenibile, costringendo i precedenti gestori a gettare la spugna. La Casa delle Aie, oltre tutto, era stata incendiata da mani anonime proprio nel 2019, poco prima della sua riapertura.

Adesso, a contratto scaduto, il Comune intende raccogliere le manifestazioni di interesse da parte delle ditte interessate, per una nuova concessione dell’immobile. I Battistini, che hanno già usufruito di una proroga del contratto, dovrebbero partecipare al bando.

In ogni caso l’Amministrazione comunale intende favorire la partecipazione del «maggior numero di operatori potenzialmente interessati». Il canone di concessione parte da 280mila euro, una cifra inferiore rispetto a quanto pagano attualmente i gestori, ma che lieviterà di fronte alle numerose ipotetiche offerte.

L’immobile comunale di via Ascione ospita un vero e proprio tempio della gastronomia, simbolo della romagnolità, che grazie al luogo caratteristico e alla bravura dei concessionari gode di una fama mondiale. Occorre dunque continuare su questo solco, tracciato dagli “Amici dell’arte” nel 1955, quando diedero il via alla epopea delle Aie. Una casa diroccata, allora, ma dalla pregevole architettura ideata da Camillo Morigia nel 1789. Furono proprio quei primi volontari, capeggiati dal presidente Carlo Saporetti e comprendenti personaggi come Aldo Ascione, Gino Pilandri, Umberto Foschi e Bruno Masini, a rimetterla in sesto. Il Comune intende quindi valorizzare ulteriormente questo monumento delle tradizioni enogastronomiche, con una durata della concessione che sarà di 9 anni, e potrà essere rinnovata una sola volta alla scadenza del contratto. L’associazione Casa delle Aie, che ha sostituito gli Amici dell’arte alla guida del complesso settecentesco dopo un dissidio interno e la successiva diaspora di questi ultimi, mantiene una proficua collaborazione con i gestori e si occupa della parte culturale svolta nel Teatrino. Da non dimenticare l’orto botanico, che la stessa associazione gestisce in una parte del terreno della Bassona.

Le manifestazioni di interesse per il passaggio di consegne dovranno pervenire entro e non oltre le 12 del 18 ottobre, dopo di che il Comune deciderà chi ammettere alla gara.

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