Cervia, addio "Bella Napoli". Chiude lo storico locale

Ravenna

Chiude il ristorante “La bella Napoli” e con esso viene meno una tappa obbligatoria nel percorso gourmet locale. Aperto negli anni sessanta, il locale era gestito dal 2008 da Cristian Lettieri, esperto di menù e specializzato nella cucina di pesce. Il suo successo era culminato nel 2016, con la assegnazione del premio promosso dalla associazione “Amici della braciola - amanti della tagliatella”. Poi il covid e il lockdown hanno drasticamente tagliato i posti a tavola, mentre dopo l’estate non è arrivata la svolta sperata, per proseguire l’attività.

Parla il titolare

«Sono molto dispiaciuto e addolorato - afferma a caldo Lettieri, che oggi inizia lo sgombero del locale di viale Volturno -, ma ho dovuto fare altre scelte. Il rischio era quello di sprecare quanto avevamo fatto in precedenza, e quindi è stato meglio fermarsi prima. Si chiude un capitolo bellissimo della mia vita, legato anche a un figlio che è nato durante questa gestione. Ora mi sto guardando attorno, e devo dire che la spiaggia rappresenta una offerta allettante per la ristorazione». Nel frattempo continuerà a gestire il bar del viale Roma, intitolato “Effimero”, dove gli affari vanno bene. «La location vicina al centro è ottima – sottolinea –, e inoltre vanno forte gli apericena. Alla Bella Napoli è sempre andata bene, e al sabato sera facevamo il pieno, però la ristorazione cambia e occorre stare al passo con i tempi. In inverno non si può lavorare solo tre giorni alla settimana». Adesso i proprietari del ristorante dovranno cercare un altro gestore, capace di tenerne alto il nome, mentre Lettieri saluta i suoi tanti clienti («mi rendo conto solo ora di quello che ho creato»), e spera di poterli ospitare presto in un altro posto. Nel frattempo prende sempre più piede la ristorazione invernale in spiaggia, dove al posto degli ombrelloni nascono i capannoni, e con essi la possibilità di mettere a tavola migliaia di persone. Per i ristoranti dell’entroterra poco visibili si prospettano tempi duri, con il rischio di dover gettare la spugna.

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