Il centro storico di Forlì in festa per la Madonna del Fuoco

Forlì

FORLÌ. Una Patrona “benedetta” dal meteo è evento raro a febbraio e anche quest’anno per la Festa della Madonna del Fuoco il cielo non sarà clemente. Meno peggio di anni passati, certo, ma le previsioni annunciano venti forti di Garbino e la Protezione Civile regionale ieri ha emanato un comunicato di “allerta gialla” per la mattinata causa correnti occidentali che rinforzeranno la ventilazione. Dal pomeriggio, poi, si aggiungerà aria fredda provocando correnti tra 62 e 74 chilometri orari con raffiche localmente anche superiori che volgeranno a Maestrale mantenendosi sostenute per tutto il giorno.

Bancarelle e vin brulè

Tutti in centro storico tra le bancarelle ben imbacuccati, quindi, ma la festa non ne dovrebbe risentire tra una piadina della Madonna del Fuoco e un bicchiere di vin brulè che riscalderanno i sensi in quella che è sì una solennità religiosa, ma anche un momento di aggregazione popolare che non risente né del trascorrere delle decadi, né del maltempo. Saranno ben 250 le bancarelle di abbigliamento, accessori, articoli per la casa e dolciumi, fra cui spicca la focaccia lievitata dolce di forma ovale con i semi di anice tipica della ricorrenza, che coloreranno le vie del centro sin da quando la luce del giorno si sovrapporrà a quella delle migliaia di lumini accesi da ieri notte e posizionati dai forlivesi su finestre e balconi delle proprie case.
Tutto il centro storico, infatti, sarà a festa e in occasione della celebrazione i commercianti del cuore di Forlì hanno ideato una locandina dedicata all’evento e distribuiranno mille cartoline illustrative con l’immagine della chiesa del Miracolo di via Leone Cobelli (cui devolveranno un’offerta per i lavori di manutenzione) corredate di una breve nota storica.

Un saggio sul miracolo

E proprio per tramandare il ricordo del miracolo che avvenne nella notte del 4 febbraio 1428, il forlivese Paolo Cortesi ha appena visto pubblicato dalla società editrice “Il Ponte Vecchio”, un suo saggio intitolato “Fiamme meravigliose. La storia della Madonna del Fuoco come non è mai stata raccontata”. L’evento è letto ed esaminato con gli strumenti dello storico e il libro, svela importanti scoperte. Ad esempio, almeno fino al 1473, e dunque 45 anni dopo il miracolo, la Madonna del Fuoco era festeggiata il 5 febbraio, festa di Sant’Agata. La prima ostensione pubblica della immagine miracolosa fu fatta nel 1504, ma solo il 19 febbraio 1645, il Consiglio cittadino chiese ufficialmente che il 4 febbraio fosse dichiarato festivo per legge ecclesiastica.

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