Centri estivi Rimini, voucher anche per bimbi da zero a 2 anni

Rimini

RIMINI. Un voucher per abbattere le rette dei centri estivi per i bimbi dai 0 ai 2 anni anni e dare una mano alle famiglie. Lo ha predisposto la Giunta del Comune di Rimini, con una misura che integra quella regionale (che riguardano figli dai 3 ai 13 anni) adottandone le stesse fasce di reddito per l'accesso. Si tratta di fatto di un ampliamento dei potenziali beneficiari, avendo portato la soglia di isee massima in 35 mila euro (l'anno scorso era 28.000). Per ottimizzare l'utilizzo delle risorse, favorendo prioritariamente chi ha più difficoltà economiche, il Comune ha inoltre previsto tre diverse fasce di reddito a cui corrisponderanno le entità dei voucher. A seconda dei singoli casi e delle fasce di reddito sarà possibile arrivare fino a voucher di 350 euro (per le fasce più basse di reddito) per i mesi di luglio e agosto. Tra i requisiti di accesso: il minore e almeno un genitore devono essere residenti nel Comune e la frequenza deve essere nel mese di luglio e agosto di servizi educativi per la prima infanzia autorizzati; bambini devono essere appartenenti a famiglie con indicatore Isee non superiore a 35.000,00 euro, in cui entrambi i genitori siano occupati ovvero siano lavoratori dipendenti, parasubordinati, autonomi o associati, comprese le famiglie nelle quali uno o entrambi i genitori siano fruitori di ammortizzatori sociali oppure, o se, uno o entrambi i genitori, siano disoccupati abbiano sottoscritto un Patto di servizio quale misura di politica attiva del lavoro. Oppure solo uno dei due genitori sia occupato o rientri nelle fattispecie di cui sopra, se l'altro genitore è impegnato in modo continuativo in compiti di cura, valutati con riferimento alla presenza di componenti il nucleo familiare con disabilità grave o non autosufficienza, come definiti ai fini Isee.

Nei prossimi giorni la pubblicazione di un avviso pubblico, attraverso cui saranno individuate tempistiche e modalità per accedere ai voucher del progetto di conciliazione vita-lavoro all'abbattimento delle rette. "Confermiamo- spiega Mattia Morolli, assessore ai Servizi educativi- allargandone la potenziale platea, una misura di conciliazione vita lavoro a cui teniamo molto. Una forma di sostegno dedicata ai genitori che lavorano e non possono contare sulla rete parentale di sostegno. Una misura la cui importanza è ancora più evidente oggi, dove anche le restrizioni legate all'emergenza sanitaria non rendono sempre facile il rapporto nonni nipoti". A Rimini, aggiunge, in estate aumentano le famiglie in cui entrambi i genitori lavorano. "L'idea è quella di non lasciarli soli, integrando quanto la Regione già fa dai tre anni in su, per i bimbi fino ai due anni, investendo risorse dedicate del nostro bilancio". 

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