Centrale di Porto Corsini, l'Enel rassicura su odori e scarichi

Enel ha risposto alle osservazioni della Regione, riprese in parte anche da Legambiente, riguardo al potenziamento della centrale elettrica Teodora di Porto Corsini (ma l’impianto in linea d’aria si trova vicino a Marina di Ravenna, dall’altra parte del canale Candiano). Per ognuna delle due unità produttive la potenza elettrica lorda passerà da 380 a circa 410 megawatt. La centrale attualmente consuma 1,355 miliardi di metri cubi standard di metano l’anno. Enel prevede l’installazione di sistemi di denitrificazione catalitica (scr) per abbattere i valori degli ossidi di azoto. Questi impianti utilizzano però ammoniaca che verrebbe così rilasciata nell’aria. La Regione chiedeva un approfondimento sul tema, soprattutto in relazione all’impatto odorigeno estivo nelle due località. L’Enel nelle sue controdeduzioni spiega che nell’ambito del processo chimico di abbattimento degli inquinanti, i principali prodotti delle reazioni saranno azoto e acqua. Per quanto riguarda gli odori, l’azienda assicura che gli impatti stimati sono notevolmente inferiori del relativo valore di soglia olfattiva, anche considerando la concentrazione di fondo, in tutta l’area di interesse e pertanto anche nella zona di Marina di Ravenna e Porto Corsini».L’altra osservazione riguardava il possibile aumento della temperatura dell’acqua di raffreddamento che viene scaricata nel canale Magni e, da questo nella Pialassa Baiona. Un ambiente particolarmente sensibile alle variazioni di temperatura. Enel sottolinea «che gli interventi non comporteranno modifiche rispetto alla configurazione attuale; di conseguenza,non comporteranno variazioni termiche significative».

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