Centinaia di patenti ritirate per alcol e droghe a Forlì

Forlì

FORLI'. Mettersi alla guida sotto l’effetto di alcol o sostanze stupefacenti significa rappresentare un pericolo per se stessi e per gli altri utenti della strada. Gli ultimi episodi saliti alla cronaca nazionale confermano un fenomeno purtroppo ancora tragicamente attuale. Anche Forlì non è immune, basta ricordare il dramma avvenuto nell’aprile scorso quando la 27enne Alina Marchetta venne uccisa da una coetanea uscita di strada con l’auto e risultata positiva all’alcol test. I numeri delle varie forze dell’ordine confermano quanto sia ancora lontana da giungere a segno la sensibilizzazione su queste tematiche.

I numeri

I Carabinieri del Nucleo operativo radiomobile di Forlì hanno provveduto a ritirare 46 patenti, 43 delle quali per guida sotto l’effetto di alcol, 2 per guida sotto l’effetto di sostante psicotrope e 1 in seguito a incidente mortale. Per quello che riguarda la Compagnia di Meldola sono state 49 le patenti ritirate in dodici mesi (43 per alcol e 6 per droghe). La Polizia Locale di Forlì ha ritirato 35 patenti per violazioni legate ad alcol o droghe, gran parte delle quali contestate in seguito a incidenti stradali. Per quanto riguarda la Polizia stradale di Forlì-Cesena, delle 256 patenti ritirate nel corso del 2019, ben 147 sono state quelle causate da guida in stato di ebbrezza (erano state 142 l’anno precedente), 16 quelle per l’uso di droghe (erano state 20 nel 2018): i dati forniti dalla Polstrada evidenziano anche come 26 siano stati gli incidenti rilevati nei quali un conducente era sotto l’effetto di alcol (in crescita del 13 per cento rispetto al 2018) e 8 quelli in cui il guidatore coinvolto era sotto l’influenza di droghe (erano stati sei l’anno precedente).

L’opinione

«Purtroppo abbiamo avuto un incremento degli incidenti mortali da noi rilevati – sottolinea Elena Natale, comandante della Polizia stradale di Forlì-Cesena, passati dai 4 del 2018 agli 11 del 2019 e soprattutto le vittime, salite da 4 a 17. Le cause di questi incidenti di solito sono colpi di sonno, ebbrezza, distrazione, sia quando si guida l’auto sia con la moto. Non possiamo parlare solo di fatalità quindi. Per quanto riguarda la guida in stato di ebbrezza, noi cerchiamo di essere sulle strade, ma ovviamente non possiamo essere dappertutto. Serve coscienza e prudenza quando ci si mette alla guida: se non c’è rispetto delle regole i pericoli aumentano. Spesso tra i giovani c’è incoscienza.

Noi abbiamo tante richieste da parte delle scuole per andare a parlare ai ragazzi: la prevenzione e l’educazione sono le prime cose che sottolineiamo. Noi abbiamo alcune persone che a marzo e aprile andranno proprio nelle scuole a illustrare queste cose. Quando parliamo di incoscienza, ad esempio, bisogna ricordare anche le conseguenze penali per chi si mette alla guida sotto l’effetto di alcol e droghe, ma anche per le proprie famiglie, in caso di gravi incidenti, con le assicurazioni da pagare. Per quanto concerne la provincia di Forlì-Cesena il dato delle patenti ritirate è costante, non abbiamo rilevato aumenti. Abbiamo fatto dei controlli anche fuori dai caselli autostradali e vediamo che in media su 50 veicoli fermati, uno o due risultato positivi. A volte troviamo ragazzi che viaggiano in gruppo e quello che guida non ha bevuto. C’è più attenzione».

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