Celebrazione dell'unità nazionale: corteo in centro storico a Cesena - VIDEO

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Questo pomeriggio, alla presenza del sindaco Enzo Lattuca, si è tenuta la celebrazione del “Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate”. Nel corso della cerimonia, partecipata anche dalle Autorità civili e militari e dalle associazioni combattentistiche e d’Arma, si è reso omaggio ai caduti della guerra con la deposizione della corona d’alloro sul Monumento ai Caduti in Viale Mazzoni.

“Insieme alle Forze Armate – commenta il sindaco Enzo Lattuca – dobbiamo renderci promotori di quella cultura di pace che è parte essenziale del sentimento di attaccamento al nostro Paese che noi tutti proviamo, avendo sempre come obiettivo la difesa della libertà, della democrazia e della sicurezza nazionale. Quella di oggi è la giornata di ringraziamento a tutti i militari impegnati in questa direzione, ed ecco perché rendiamo onore ai caduti. Le nostre Forze Armate oggi non sono il simbolo e lo strumento di un paese in guerra, ma sono parte di uno strumento multinazionale che ha come obiettivo la pace”. Nel corso del suo intervento inoltre il Sindaco ha citato alcune parole tratte dall’Esame di coscienza di un letterato, scritto dal concittadino Renato Serra – una delle personalità più alte del panorama culturale del Novecento – nel marzo del 1915.

“Il 20 luglio 1915, a soli 30 anni – ha proseguito – Serra trovava la morte nella terza battaglia dell’Isonzo. Tre anni dopo, nel 1918, il tricolore, sventolando su Trento e Trieste, segnò la fine della Prima guerra mondiale che, secondo gli storici, fu l’ultima delle guerre del Risorgimento. Con il sacrificio di 650mila militari italiani si portò a compimento quel percorso storico che pochi avevano immaginato, teorizzato e poi tracciato, e che grazie al loro impegno si trasformò in un ideale collettivo. Poi, meno di trent’anni dopo, agli italiani – e a tutta l’Europa – non fu risparmiata una seconda guerra mondiale e, per noi, quella della Liberazione dal nazifascismo: dopo l’8 settembre 1943 gli italiani la combatterono per riappropriarsi di un onore nazionale, ma anche e soprattutto della libertà e della democrazia. Ideali che abbiamo ricordato lo scorso 20 ottobre, celebrando il 78° anniversario della Liberazione della nostra città, medaglia d’argento al valor militare per il contributo dato alla riconquista della libertà. Quegli ideali di libertà e di democrazia non sono soltanto il filo conduttore della nostra storia, ma anche il filo conduttore del nostro futuro. Per questo dobbiamo riaffermarli ogni giorno con orgoglio, anche con celebrazioni come quella di oggi”.

Nel corso della mattinata altre due corone d’alloro sono state collocate davanti al Monumento dei caduti cesenati dell’aeronautica in Via Boscone e al Monumento “Ragazzi del 99”, area Ex Macello.

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