Un altro colpo al mercato della droga è stato inferto dagli uomini del posto di polizia estivo di Cesenatico, traendo in arresto due persone e denunciandone un’altra in stato di libertà per il reato in concorso di spaccio di sostanze stupefacenti. Investigando, i poliziotti erano riusciti ad accertare un’attività di spaccio di eroina nel territorio cesenaticense ad opera di un cittadino tunisino e di una coppia di giovani italiani, tutti e tre coabitanti e domiciliati a Cesenatico. Il pusher straniero, un 33enne non in regola sul territorio nazionale, con vari pregiudizi di polizia per detenzione e spaccio di stupefacenti, per cui veniva arrestato nel corso del mese a Pinarella di Cervia, sottoposto a seguito del predetto arresto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora in Cesenatico con permanenza in casa nelle ore serali e notturne, non riuscendo a muoversi liberamente nella sua attività illecita veniva aiutato dai due giovani, che lo ospitavano da un paio di mesi nella loro abitazione. Così, nel corso dei controlli effettuati nel week-end scorso nella zona dei locali della movida, venuti a conoscenza che il tunisino sarebbe stato “rifornito” di eroina per essere poi smerciata nella serata, gli investigatori approntavano un servizio di osservazione e controllo nei pressi dell’abitazione in cui i tre risultavano domiciliare. All’arrivo a casa della coppia, una ragazza cesenate ed un ragazzo originario del milanese, entrambi ventottenni, tossicodipendenti e gravati da precedenti e pregiudizi di polizia per reati di detenzione e spaccio, gli stessi venivano bloccati dai poliziotti a bordo della loro auto. Colti di sorpresa e palesata una prima reticenza agli inviti rivolti a collaborare, la ragazza consegnava un involucro con 26 grammi di eroina, nascosti negli indumenti intimi. Da qui la perquisizione personale estesa al compagno, che veniva trovato in possesso di una somma 900 euro in banconote da 50 euro. Nel vano porta-oggetti del veicolo venivano invece rinvenute due sigarette in carta stagnola contenente eroina, del peso di 1,5 grammi, pronte ad essere fumate. La perquisizione all’interno dell’abitazione, permetteva di rinvenire tre bilancini di precisione e materiale per il confezionamento delle dosi di droga. Da ulteriore attività di indagine, sviluppata nel corso dell’accertata flagranza di reato, gli investigatori accertavano che i due giovani fungevano da corrieri per conto del pusher loro ospite, dal quale a loro volta acquistavano giornalmente dosi di eroina. La vendita dell’eroina rinvenuta e sequestrata avrebbe reso al pusher un “giro d’affari” di circa 1.300 euro.
Stante la flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio della considerevole sostanza stupefacente sequestrata, della somma di denaro rinvenuta, frutto verosimilmente dell’attività di spaccio e pronta per l’acquisto di altro stupefacente, dei bilancini e materiale per il confezionamento rinvenuti all’interno dell’abitazione che fanno ritenere una quotidiana attività di spaccio posta in essere dalla coppia unitamente al loro fornitore tunisino, nonché i risultanti precedenti e pregiudizi di polizia, i due giovani venivano tratti in arresto in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio. Dell’arresto veniva data immediata comunicazione al pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Forlì. Il cittadino tunisino veniva invece denunciato in stato di libertà all’autorità giudiziaria per aver concorso con i due arrestati all’acquisto dello stupefacente ai fini dello spaccio, nonché per aver detenuto e ceduto, in altre occasioni, ai due giovani l’eroina. Il gip del Tribunale di Forli, sposando la tesi accusatoria degli investigatori, convalidava l’arresto dei due giovani applicando loro la misura cautelare dell’obbligo di firma.