Cede un controsoffitto in piscina a Ravenna: nessun ferito ma è polemica

Ravenna

RAVENNA - Cede una porzione del controsoffitto della piscina e una parte dei calcinacci finiscono a terra, fortunatamente senza colpire nessuno. Non ci sono state quindi conseguenze per quanto riguarda l’incolumità delle persone ma quanto accaduto stamane diventa materiale per l’attacco de La Pigna riguardo la gestione del centro sportivo. «Gli istruttori delle società di nuoto presenti impegnati nei corsi hanno sentito un tonfo spaventoso. Immediatamente alcuni di loro si sono precipitati nella zona interessata dal crollo, notando che per terra c’erano macerie» racconta Veronica Verlicchi, capogruppo della lista civica che parla di un episodio di «assoluta gravità» e chiede al sindaco di «disporre l’immediata chiusura della piscina allo scopo di effettuare i dovuti accertamenti sull’accaduto e per verificare lo stato complessivo della struttura». L’esponente della lista civica di opposizione chiede anche che venga revocata la gestione alla società, aspettando chiarimenti su eventuali responsabilità dell’accaduto. La zona in cui è crollato il tetto è quella in cui si trovano le attrezzature utilizzate per i corsi ed è stata subito transennata. Il Comune nel pomeriggio è intervenuto spiegando che i tecnici dell’Amministrazione hanno «effettuato i sopralluoghi e interdetto e messo in sicurezza l’area interessata. La ditta di manutenzione ha provveduto alla rimozione delle parti cadenti e lunedì verrà completato l’intervento. Non essendosi registrate altre criticità, l’impianto è aperto e continua a funzionare». Davide Gilli, il presidente della Pool 4.0, la società che gestisce la struttura, spiega che «purtroppo la piscina di Ravenna ha un problema: la struttura è vecchia. La parte che ha ceduto risale agli anni ‘70, ma non c’erano state avvisaglie in merito. Abbiamo controllato: non ci sono infiltrazioni né elementi che potessero far pensare al crollo. Abbiamo messo in sicurezza la zona e faremo controlli ma mi sento abbastanza tranquillo sia rispetto alle nostre responsabilità che, mi sento di dire, a quelle del Comune. Fortunatamente non si è fatto male nessuno: questo è l’importante».

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