Cavallo morto in gara a Cesena: esame sul doping ma niente autopsia

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Entro un mese dai fatti, cioè entro il 28 di settembre, si scoprirà se la morte del cavallo Alleluja Lz avvenuta all’ippodromo del Savio durante l’ultima corsa di sabato scorso, abbia avuto come concausa la presenza nel corpo del povero animale di sostanze dopanti. Se invece il decesso sia stato causato da una malformazione congenita del cavallo, mai emersa in passate visite, o se sia dovuta ad una fatale causa naturale (come ad esempio un aneurisma) con certezza... non lo si saprà mai. Perché il corpo di Alleluja Lz non sarà sottoposto ad autopsia.

A spiegare le tempistiche e la tipologia di indagini in corso è Pierluigi Capodagli, responsabile veterinario all’interno dell’Ippodromo del Savio.

«Per il momento la morte è stata catalogata come avvenuta per uno “shock cardio circolatorio” - racconta - per qualificare il quale e capirne le cause le strade possono essere due. Abbiamo eseguito il prelievo necessario per capire se il cavallo avesse nel corpo delle sostanze tali da indurgli un malore. Un esame anti doping i cui risultati saranno resi pubblici entro un mese. Per capire se ad uccidere il cavallo possa essere stata una causa naturale, cioè eventualmente un malore e di che tipo, servirebbe invece un’autopsia. Che non viene mai disposta d’ufficio ma che deve essere richiesta ed autorizzata da proprietario dell’animale. Cosa che in questo caso non è avvenuta».

Se ad uccidere in pista Alleluja Lz sia stato un infarto o un aneurisma (cosa che a volte accade anche negli “atleti umani”, senza preavviso e lasciando tutti sempre sotto choc) resterà dunque un mistero.

Il quadrupede morto, pur avendo solo 5 anni, aveva disputato già 116 gare nella sua breve carriera ippica.

Il controllo antidoping è stato deciso subito dopo il decesso. Normalmente i controlli vengono eseguiti “a blocchi” di intere gare: i prelievi avvengono dopo le gare stesse ma tutti i proprietari degli animali vengono informati per tempo e comunque prima dello start. Il veterinario responsabile negli ippodromi può volendo decidere di eseguire dei controlli anche prima di una gara o anche al di fuori delle giornate di gara: così come avviene durante i periodi di allenamento per tante categorie di atleti professionisti.

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