Cattolica, perde la vista in un incidente, dopo 4 anni riabbraccia chi gli ha salvato la vita
«E’ proprio così – ricorda oggi Ivano – a dirmelo sono stati i medici del Bufalini. Se non fossi stato soccorso probabilmente ora non sarei qui. Non mi sono mai dimenticato di loro perché quello che hanno fatto è qualcosa di grande. Ho sempre rimandato nel ringraziarli e ho sentito che era arrivato il momento di fare questo incontro che – racconta – si è rivelato molto emozionante. Ho voluto anche fargli un regalo». La vita di Ivano è cambiata il 15 gennaio del 2014.
La sera dell’incidente
«Ricordo che avevo fatto le prove con la mia compagnia teatrale e avevo portato una bottiglia di vino per festeggiare il fatto che ero diventato il primo nonno della compagnia, poi poco altro. L’incidente – racconta Ivano – è avvenuto all’incrocio tra via Viole e via del Porto. Mi sono schiantato contro un muro. Un bagnino di Cattolica, che abita lì vicino, sentendo il rumore dello scontro è sceso ed è stato il primo a soccorrermi. Contemporaneamente è passato un altro ragazzo, sempre bagnino. Il più grande ha avuto l’intuizione di usare un cucchiaio per far defluire il sangue che mi ostruiva la bocca. Una manovra provvidenziale».
«Secondo i medici potrei aver avuto un’emorragia prima di perdere i sensi e schiantarmi – spiega il cattolichino –. Non ricordo almeno i 15 giorni precedenti all’incidente. Del bagno al mare il primo giorno dell’anno, ad esempio, non ho più memoria». Pecci, in questi anni ha ricominciato a vivere cercando di assaporare anche piccole e grandi avventure «cerco di fare più cose possibili di quelle che facevo prima – conferma - vado in bicicletta con i miei amici quando capita, oppure a nuotare in piscina d’inverno». Ma la sua grande passione era ed è rimasta il teatro. «Lo facevo prima dell’incidente – spiega – e mi sono ripromesso di farlo anche da non vedente. Sono in due compagnie. Una è il Palco degli Sgranati, con cui farò uno spettacolo a gennaio al Teatro della Regina, mentre l’altra è la Compagina 4 baiocchi della scuola elementare Repubblica di Cattolica».