Cattolica. S'indebita per la coca, lo spacciatore diventa strozzino

Cattolica

CATTOLICA. Gli vendeva cocaina e poi, quando il suo cliente non riusciva più a pagare, raddoppiava la cifra dovuta e passava alle minacce. Non da solo. Ma con altri due che gli facevano da spalla. Tre persone sono finite in manette con l'accusa di tentata estorsione aggravata (una anche per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti) per opera dei carabinieri della tenenza di Cattolica. La storia è quella di un cattolichino consumatore di cocaina e per questo indebitato fino al collo e finito sotto la minaccia di uno spacciatore.

Da marzo a giugno aveva comprato ottomila euro di cocaina, un grammo e mezzo al giorno, ma tutto non era riuscito a pagare. Restavano da saldare 800 euro che il pusher, un albanese del 1987, in ragione del fatto che il debitore non pagava, aveva quasi raddoppiato, pretendendone 1.500. Per avere i soldi gli si piazzava sotto casa con un pitbull, gli aveva portato via il telefonino e poi, sabato scorso, aveva raggiunto la sua vittima spalleggiato da due italiani (classe '74 e '78), già noti alle forze dell'ordine. A quel punto sono entrati in azione i carabinieri che hanno arrestato i tre, accusando i due italiani di tentata estorsione aggravata.

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