Cattolica, insulti e minacce. Altri mille euro di multa

Il vice presidente del Cattolica Calcio 1923, Oscar Cervellieri, difende la tifoseria giallorossa dopo l’arrivo degli ultimi provvedimenti del giudice sportivo.

Al club cattolichino, infatti, è stata comminata un’ammenda di mille euro perché, nella gara con il Civitella, la tifoseria si sarebbe resa responsabile di insulti e minacce nei confronti della squadra ospitante e della terna arbitrale. Un’altra ammenda, questa volta sospesa a seguito della decisione di sottoporre la società ad un periodo di prova di un anno, è stata inflitta perché un tifoso giallorosso, nel corso della partita avrebbe rivolto espressioni offensive per motivi di discriminazione razziale nei confronti di un giocatore avversario.

Episodi minori rispetto a quanto accaduto lo scorso 21 ottobre, ma che danno un’immagine poco lusinghiera della tifoseria cattolichina, respinta però del vicepresidente Cervellieri, attraverso una lettera aperta che, precisa, scrive a titolo personale.

«Non mi va – spiega – che di punto in bianco la nostra tifoseria, sino a poco tempo fa considerata una delle migliori, sia diventata tutto a un tratto una bestia nera o il refugium peccatorum di personaggi violenti e razzisti, perché così non è».

Cervellieri, sui fatti che hanno portato ai due ammonimenti, chiarisce: «Tutti i dirigenti presenti mi hanno riferito che nulla di quanto contestato alla nostra tifoseria sarebbe accaduto. Mi è stato riportato di un paio di cori contro la società per via della chiusura della curva, ma nessun insulto o minaccia alla squadra del Civitella e tanto meno insulti a sfondo razziale rivolti ad un giocatore avversario. La nostra tifoseria negli ultimi anni ha girato tutto il nord Italia senza che mai si sia verificato un problema di ordine pubblico: portando, anzi, allegria, passione e calore in tutti i campi visitati in trasferta, nonostante i risultati molto spesso avversi. C’è stato sicuramente un gesto grave che la società e la comunità cattolichina hanno condannato in ogni modo, ma considerare tutta la tifoseria del Cattolica come razzista e violenta è una cosa che non può essere accettata».

Cervellieri annuncia quindi la richiesta di un incontro al presidente del Comitato Regionale Emilia Romagna, Simone Alberici «per discutere questo aspetto, affinché sia prestata, anche dagli addetti della Procura Federale, la giusta attenzione per il prossimo futuro».

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