Cattolica, inseguimento con fuga contromano e schianto in autostrada, tre presunti ladri fuggono a piedi, uno arrestato

Durante i controlli sul territorio per contrastare il fenomeno dei furti in abitazione i carabinieri della Compagnia di Riccione nella serata di mercoledì, intorno alle 21, si sono imbattuti in una Toyota C-HR sospetta con a bordo quattro persone. Alla vista dei militari, la vettura invece di fermarsi all’alt ha accelerato dandosi alla fuga. L’auto per sfuggire all’inseguimento, dopo aver percorso alcune strade comunali secondarie, ha poi imboccato a tutta velocità (urtandolo in parte) il casello A14 in direzione Bologna.
Dietro a loro sempre la pattuglia dei militari, ma quando ormai i carabinieri li avevano affiancati, il conducente della Toyota ha frenato di colpo ed effettuato una pericolosa invasione a “U” finendo per scontrarsi con un tir che sopraggiungeva proprio in quel momento.
A causa dello schianto l’auto ha dovuto arrestare la propria corsa e tre degli occupanti sono riusciti a dileguarsi nei campi. Bloccato con qualche difficoltà, invece il quarto, un 26enne argentino, rimasto ferito dopo l’incidente con contusioni multiple guaribili in sette giorni. Per lui sono così scattate le manette con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale.
Processato ieri mattina per direttissima, per il giovane (difeso dall’avvocato Matteo Miniutti del foro di Rimini), il giudice Alessandro Capodimonte dopo la convalida dell’arresto ha deciso di non sottoporlo ad alcuna misura cautelare in vista del processo.
Al 26enne, arrivato in Italia da poco più di una settimana e in Riviera da un paio di giorni (almeno secondo quanto da lui dichiarato), è contestato anche il reato di porto abusivo di oggetti atti ad offendere in quanto nella vettura sono stati rinvenuti arnesi da scasso come palanchini e tronchesi. Al momento però non ci sono prove certe che faccia parte di una banda dedita ai furti in abitazione, così come ci fosse davvero lui alla guida della Toyota presa a noleggio o uno degli altri ragazzi presenti nell’auto e ancora ricercati dai carabinieri.