Cattolica, il comitato protesta: "Non spostate scuola Repubblica"

Cattolica

Nuova scuola Repubblica, il sindaco la illustra pubblicamente, ma in città crescono i malumori: «Spogliamo il centro dell’unico presidio scolastico e altro cemento al Macanno». La decisione della giunta comunale di spostare la scuola Repubblica nell’area tra via Carlo Alberto Dalla Chiesa e via Amendola, messa nero su bianco in una determina dirigenziale, con la quale è stato affidati l’incarico per elaborare il nuovo progetto dell’edificio scolastico, ieri ha fatto molto discutere in città. Pubblicata dal Corriere Romagna, la notizia ha fatto il giro dei social e non solo, raccogliendo parecchi commenti, molti dei quali dubbiosi e contrari. La questione era emersa quest’estate anche in consiglio comunale con un’interrogazione del Pd che aveva espresso il no a questa soluzione. Sarà il sindaco Mariano Gennari ad affrontare il tema in una diretta streaming (aperta alle domande dei cittadini al numero whatsapp 347.5448142) in programma martedì prossimo alle 18,30 sui canali del Comune. All’evento on-line dal titolo “Scuola primaria Repubblica, Criticità attuali, analisi dei tecnici e visione per il futuro”, interverranno anche il dirigente ai Progetti speciali Baldino Gaddi e l’ingegnere progettista Alberto Marchetti. «Negli ultimi tempi la giunta sta portando avanti scelte che penalizzano il quartiere - interviene Simonetta Iacubino, presidente del comitato Macanno - alberi da tagliare, supermercati da realizzare. Una nuova scuola da costruire è un fatto positivo, ma ci sono troppi elementi negativi che si sommano. In primis, piuttosto che rigenerare un immobile vecchio si preferisce occupare altro verde. E proprio nel Macanno, dove si concentrerà il traffico e lo smog, su un unico asse, quello di via Indipendenza. In quella zona si poteva creare un campus per i ragazzi, con un centro sportivo. Come insegnante e nonna - continua Iacubino - non posso non bocciare la proposta di trasferimento del plesso di piazza della Repubblica, che svuoterà una parte significativa della città di un presidio scolastico così importante. Mi pongo inoltre il problema di costruire una scuola di due piani che ospiterà più di 200 bambini sotto il cosiddetto fungo, con i rischi legati all’inquinamento elettromagnetico, considerato che sopra ci sono decine di ripetitori».

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